ZAGABRIA | COSA VEDERE IN UN GIORNO

Finita la nostra visita ai laghi di Pltivice era tempo per noi di avvicinarsi alla nostra ultima tappa, nonché la nostra 16° Capitale: Zagabria.

Da Plitvice a Zagabria sono circa due ore di strada, tanto ne avevamo già fatta poca nelle tappe precedenti!!

Subito dopo aver mangiato i nostri buonissimi panini scaduti (se avete letto l’articolo sui laghi di Plitvice saprete già tutto), ci siamo messi in Marcia.

Arrivati a Zagabria nel tardo pomeriggio, abbiamo deciso di andare subito nel nostro appartamento per lasciare i bagagli e riposarci.

Il nostro appartamento, prenotato tramite Booking, non si trovava proprio in centro, ma all’ultimo piano di una palazzina in periferia. Il costo della nostra sistemazione era di 34€ a notte, un monolocale composto da cucina, bagno e letto e sopratutto il terremoto al passaggio dei Bus! Ma poco importa, tanto dentro casa ci saremmo stati poco.

La mattina seguente la sveglia è nuovamente suonata presto, come tutti i giorni della nostra vacanza, e, con il nostro fidato Uber, abbiamo raggiunto il centro a soli 4 €.

Ci siamo incamminati subito verso la piazza principale della Città: Piazza bana Jelačića, la piazza si trova sulla parte bassa della città ed è un luogo di ritrovo per i suoi bar, negozi e per le strutture ottocentesche. Al centro domina la statua equestre in bronzo del bano Josip Jelacic. Il monumento dedicato al governatore Josip Jeliac che fu posizionato nella piazza nel 1866.

Dalla piazza ci siamo subito diretti verso la parte medievale della città, ovvero la città alta. L’obiettivo era quello di raggiungere la chiesa di San Marco prima che arrivassero i vari turisti. Possiamo dire che la chiesa è uno dei simboli più suggestivi della città. La cosa che salta subito all’occhio è il tetto realizzato con lo stile del mosaico attraverso piastrelle policrome. Sul lato sinistro sono rappresentati gli stemmi legati alla nazione, alla Dalmazia e alla Slavonia, mentre sul lato destro è rappresentato l’emblema di Zagabria.

La chiesa non è sempre aperta. Solo in rare occasioni per delle funzioni religiose. Quindi abbiamo scattato qualche foto e siamo passati alla tappa successiva, ovvero visitare la parte alta della città, passando davanti al museo delle relazioni interrotte, ma li ci torneremo dopo.

La parte alta della città sorge su una collina e è la parte più antica, sinceramente per noi è anche la più affascinante.

A seguire ci siamo diretti verso il Mirogoj, il cimitero di Zagabria. Si sembra strano, siamo andati a visitare un cimitero! Ma ne è valsa la pena, il Mirogoj è un vero e proprio museo monumentale.

Poco distante dalla città vecchia, circa 3 km, il cimitero è stato realizzato dall’Architetto Herman Bollé nella seconda metà del 1800, presente uno stile neo-rinascimentale, composto da 500 metri di arcate che sorreggono 20 imponenti cupole.

Dopo una breve pausa caffè ci siamo incamminati a piedi per tornare verso il centro, più precisamente verso la Cattedrale dell’Assunzione della Beata Vergine Maria. Al nostro arrivo subito una piacevolissima sorpresa, abbiamo potuto assistere ad un corteo in costume. Veramente molto carino.

Finita la manifestazione, ma sopratutto dopo che Nicola ha concesso un’intervista alla TV Croata in un inglese a dir poco discutibile, ci siamo avviati verso la via più colorata di Zagabria. Cafè di Matto, location super colorata e perfetta per le nostre foto.

Sicuramente Elisa ha fatto fatica ad andarsene da quella via così colorata, ma il tempo stringeva e dovevamo muoverci per la prossima visita.

Ma prima di tutto dovevamo muoverci per il pranzo! Abbiamo trovato così un localino vicino alla chiesa di San Marco e, seduti su un tavolo “Botte di vino”, abbiamo gustato un’ottima tagliata di tonno e un buonissimo Hamburger di cervo e Manzo, il tutto accompagnato da un ottimo vino.

Finito il pranzo siamo andati a visitare il bizzarro museo delle relazioni interrotte. Un piccolo museo che racchiude oggetti e i ricordi donati da coloro che avevano interrotto una relazione.

Non si parla solo di relazioni sentimentali, ma di relazioni di ogni tipo. All’interno del museo potete vedere dal tostapane, rubato perché l’ex non voleva che l’altro potesse prepararsi un toast, alle lettere di addio, a vecchi abiti da sposa. Inizialmente si entra nel museo con uno spirito allegro e divertito, ma dobbiamo ammettere che alcuni “ricordi” sono stati molto commoventi. Sicuramente è un’attrazione che vi consigliamo di visitare.

Purtroppo la nostra visita a Zagabria è finita qua. Per motivi personali abbiamo dovuto anticipare il nostro rientro in Italia depennando alcune visite dalla nostra lista.

Questa capitale ci rimarrà comunque nel cuore, è stata una piacevole sorpresa e siamo sicuri che un giorno torneremo per completare la nostra visita.

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