Il nostro viaggio per i Laghi di Plitvice ha inizio il 13 Agosto. Dopo aver trascorso quattro notti sull’isola di Hvar, ci siamo diretti verso il porto, per prendere il traghetto direzione Spalato.
Purtroppo per noi al momento dell’acquisto del biglietto non è stato possibile prenotare l’orario, quindi chi prima arriva prima parte. Vi lascio immaginare il fiume di persone in fila all’ingresso dei traghetti.
Dopo lunghe ore di attesa sotto il sole cocente, finalmente siamo riusciti a partire. Arrivati a Spalato ci avrebbero atteso solo 3h di auto per raggiungere Plitvice.
L’arrivo:
Ad attenderci, però, l’amara sorpresa, un clima pressoché invernale e soprattutto tanta, ma tanta pioggia.
Dobbiamo ammettere che oramai ci siamo abituati alla pioggia, diventata fedele compagna dei nostri viaggi! Non ci siamo quindi fatti scoraggiare, alla fine la nostra visita era prenotata per il giorno dopo e il tempo avrebbe potuto regalarci delle piacevoli sorprese.
Siamo quindi andati a dormire, dopo una cena veloce vicino al nostro appartamento, fiduciosi che il giorno dopo ci sarebbe stato qualche spiraglio di sole.
E come nelle migliori favole…. si svegliarono con un clima decisamente estivo… no quelli non eravamo noi! forse un’altra storia!
Ebbene si al risveglio, dopo una notte di temporale, abbiamo trovato ancora pioggia e un clima decisamente autunnale.
Con il nostro abbigliamento pressoché estivo, senza né ombrello né una sorta a di impermeabile ci siamo diretti verso il parco.
Qua fortunatamente siamo riusciti a comprare due poncho e due ombrelli. In realtà per guadagnare tempo, abbiamo preso anche due tramezzini tristi, scoprendo solo più tardi che erano anche scaduti…! Ma non vi preoccupate siamo ancora vivi!
Il lato positivo della medaglia è stato che, essendo brutto tempo non abbiamo dovuto fare file e abbiamo potuto goderci il parco con un po’ più di tranquillità.
La visita:
Per la visita ai laghi di Plitvice si possono scegliere diversi percorsi. Quattro per chi entra dall’ingresso 1 e quattro per chi entra dall’ingresso 2. Non sempre tutti i percorsi sono agibili, dipende dalle condizioni meteo e dal periodo.
Noi avevamo il biglietto per l’ingresso 2, i percorsi da scegliere potevano essere E, F, H e K. Il programma F non era disponibile e viste le avverse condizioni meteo abbiamo optato per il persorso E, il più breve. Ma solo perchè Elisa, in un momento di confusione, non aveva capire che facendo quel percorso non avremmo visto la grande cascata superiore. Quindi se desiderate vederla, non fate il nostro stesso errore e almeno optate per il percorso F o H.
Detto questo il nostro percorso è iniziato con un breve giro in traghetto per poi risalire a piedi verso i laghi superiori e le sue bellissime cascate e poi ridiscendere con un trenino panoramico.
La nostra visita è durata circa tre ore. Alla fine della quale, zuppi ma felici, anche se con un po’ di amarezza per non aver visto la grande cascata, ce ne siamo tornati verso la nostra macchina, per mangiare i famosi panini scaduti e metterci dei vestiti asciutti.
Indimenticabile di questa giornata è stata la faccia di Nicola sconsolata alla notizia che non avremmo visto la grande cascata, dopo che che già aveva dovuto accettare l’idea di non poter utilizzare il drone per le regole del Parco. Altrettanto indimenticabile, resterà il momento in cui Elisa ha fatto scivolare il suo Ombrello rimanendo incastrato tra una stecca di legno e l’altra della passarella, in un momento di puro panico misto ad allegria!
Dopo tanta acqua e freddo e il pranzo scaduto era giunto il tempo di avviarci verso la nostra ultima tappa di questo lungo Road Trip iniziato in Slovenia.
Direzione Zagabria!
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