LA VÉLOSCÉNIE: DA PARIGI A MONT SAINT MICHEL IN BICI

da parigi a mont saint michel in bicicletta attraversando la normandia sulla veloscenie
da parigi a mont saint michel in bicicletta attraversando la normandia sulla veloscenie

Lo sapevate che esiste un percorso che collega in bici Parigi a Mont Saint Michel in bici percorrendo la Véloscénie? Ebbene sì, 500km e 3000 metri di dislivello, quello che abbiamo affrontato in soli 5 giorni, sfidando ogni nostro limite mentale e fisico!

da parigi a mont saint michel in bicicletta attraversando la normandia sulla veloscenie

Se siete iscritti al nostro canale Youtube enontheroad, saprete della mia avventura a Chernobyl. Se quel viaggio è stato tra i più complessi da organizzare, questo da Parigi a Mont Saint Michel in bici attraversando la Véloscénie, non è stato certamente da meno. Il problema principale sono le variabili di viaggio. Sarà infatti possibile scegliere se portarsi la bici da casa o se noleggiarne una a Parigi. Nel nostro caso, l’opzione è stata la prima, portare le biciclette da casa. Quindi il primo problema è: come arrivare a Parigi?

Potrebbe sembrare banale, ma la risposta tutt’altro lo è! Ebbene si, perchè nel mio caso la bici è una Laotie FT 100 gentilmente concessa da Banggood. 1000W di batteria. Questo si traduce nella impossibilità di programmare il viaggio in aereo da Italia a Parigi. Infatti batterie così grandi e potenti non sono ammesse in aereo, per ragioni di sicurezza. Ok, quindi in treno? Di recente è stato introdotto il frecciarossa diretto da Milano a Parigi centrale, il fatto è che le condizioni per portarsi una bici in treno sono folli.

Se volete portare con voi la bici in treno intera, dovrete prendere i posti dedicati alle bici (ad oggi non prenotabili o risultano sempre non disponibili). Se la volete portare come bagaglio, dovrete smontarla e metterla in una sacca apposita ma solo di determinate dimensioni. Pertanto l’opzione più semplice, per esclusione, è farsi da Italia a Parigi in auto! È quello che abbiamo fatto, caricando le bici e i bagagli con destinazione finale: Hotel Reseda a Parigi. Di certo è possibile trovare qualcosa anche di più centrale, ma non volevamo addentrarci troppo in auto. Inoltre qui avevamo il parcheggio dell’albergo o in alternativa altri parcheggi privati in zona. Questo perchè la Véloscénie inizia ufficialmente dalla cattedrale del Notre Dame.

A questo punto è tempo di partire ufficialmente da Parigi con la bicicletta. Il sito ufficiale della Véloscénie consiglia di caricare il percorso gpx su una delle tante app gratuite. Noi abbiamo utilizzato BIKEGPX (la migliore) oppure OSMAND MAPS. Da qui il vostro nuovo compagno di viaggio, vi guiderà in un countdown senza fine fino a Le Mont Saint Michel. Una volta partiti ufficialmente, sarà vostra libera scelta decidere le tappe del viaggio. Noi abbiamo deciso di farlo in 5 giorni perchè volevamo viverlo anche come sfida sportiva (non fatelo però!). Magari l’ideale potrebbe essere di farlo in 7 o 8 giorni. Una famiglia con bambini potrebbe farlo anche in 10 giorni.

Il problema di voler affrontare questo viaggio in 5 giorni è data dalle poche strutture ricettive trovate lungo il percorso della Véloscénie. Spesso pertanto, dovevamo fare deviazioni che aggiungevano altri km al nostro viaggio. Inoltre 500km con ben 3000 metri di dislivello da fare in 5 giorni è risultata davvero una sfida ardua. Il primo giorno si inizia tra sorrisi ed entusiasmo. Il secondo giorno leggera fatica ma ancora regge l’entusiasmo. Al terzo giorno abbiamo dato tutto, percorrendo ben 130km e oltre 1000 metri di dislivello. Ma gli ultimi 2 giorni di viaggio sono stati difficili da gestire per corpo e mente.

Queste zone della Normandia, sono stradine di campagne ed ottime piste ciclabili che attraversano boschi, costeggiano autostrade e tagliano piccoli paesini. È affascinante ma a tratti anche alienante. Siamo stati fortunati a percorrere tutti i 500km senza imprevisti né legati al meteo né legati a problemi tecnici delle biciclette. Dal terzo giorno però i dolori fisici sono stati tantissimi e anche l’umore ha iniziato ad essere più basso. Ma abbiamo pedalato per circa 8 ore al giorno con un solo obiettivo in testa: volare con il drone a Mont Saint Michel.

La cattedrale di San Michele è qualcosa di unico, magico e meraviglioso. Ancor di più se vissuto durante l’alta marea. In questo periodo, siamo partiti anche con la consapevolezza, che avremmo trovato una discreta alta marea. L’evento si verifica sempre 2 volte al giorno. Ci sono diversi siti per monitorare l’andamento di alta e bassa marea a Mont Saint Michel. La marea a Mont Saint Michel viene misurata con un coefficiente che arriva fino a 120. Durante la nostra permanenza qui, il coefficiente di alta marea era di 97/120. Non male! Nel 2015 è stato registrato il record con la marea del secolo: 119 su 120. L’acqua si è alzata di circa 18 metri!

Il momento più emozionante di tutto il viaggio è stato certamente l’arrivo a Mont Saint Michel in bicicletta. Si è iniziato a vedere bene a circa 10km di distanza e all’improvviso, tutta la fatica di quei giorni, è stata racchiusa in qualche lacrima di emozione pura. Un viaggio a lungo desiderato, poi rimandato più volte causa pandemia. Una sfida con sé stessi vinta. Ma l’arrivo abbiamo voluto godercelo con calma, a piccole pedalate. Ci siamo fermati a qualche km di distanza, ammirando la bassa marea e le pecore. Abbiamo fatto pranzo insieme a loro appoggiati su questo campo deserto.

Il viaggio si è concluso con il pernottamento di una notte a Pontorson, così da poter ammirare l’alta marea per ben due volte. Quella della sera del nostro arrivo e quella dell’alba. Ovviamente le difficoltà non terminano qui, perchè giustamente, arrivati a questo punto dovrete tornare a Parigi! Beh, in questo caso, se volete tornare in treno, i problemi sono i medesimi indicati sopra da Italia a Parigi. Se invece la bicicletta la noleggiate su Parigi, qualcuno offre il servizio navetta per il rientro da Mont Saint Michel. Noi, per far prima e visto che potevamo dividere la spesa in 3 persone, abbiamo preso un van privato dove poter caricare le bici. Voi lo fareste un viaggio così?

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