Il nostro tour dei paesi Baltici non poteva non iniziare da Danzica in Polonia. Torniamo in Polonia per l’ennesima volta ma stavolta sarà diverso. Una città ideale per un weekend o, come abbiamo fatto noi, come prima tappa per un tour dei paesi che si affacciano sul mar Baltico. La città ci ha accolto subito con i suoi colori pastello e un’atmosfera sospesa tra mare e storia. In soli due giorni siamo riusciti a vedere molte delle attrazioni principali spostandoci anche a pochi km per vedere uno dei castelli più imponenti di Europa.
Siamo partiti nel tardo pomeriggio da Ciampino con un volo low-cost che in poche ore ci ha portato a destinazione. All’arrivo abbiamo deciso di spostarci dall’aeroporto al centro con Bolt, fortunatamente le corse in taxi in Polonia sono a buon mercato; quindi, per ottimizzare i tempi abbiamo deciso di approfittarne. L’alloggio scelto per queste notti a Danzica è un grazioso appartamento che si trova su una via subito affianco alla via principale, decisamente un’ottima posizione. Siamo arrivati in serata, quindi il nostro tour della città di Danzica sarebbe iniziato la mattina seguente.

Storia di Danzica: cosa sapere prima di un viaggio
Ma, prima di parlare della città è doveroso fare qualche cenno storico. Danzica, città Polacca affacciata sul mar Baltico, è una città la cui storia è segnata da periodi di autonomia, dominazioni straniere e conflitti. Fin dalle origini divenne un porto strategico e un nodo commerciale cruciale tra Europa settentrionale e l’entroterra Slavo. Dal Medioevo entrò a far parte della Lega Anseatica, ovvero la lega mercantile delle città Baltiche, diventando così un importante centro commerciale e multiculturale (abitato da mercanti Tedeschi, Scozzesi, Olandesi Polacchi ed Ebrei).
Nel corso degli anni Danzica è passata sotto il controllo di vari stati ed imperi: dai Cavalieri Teutonici al Regno di Polonia, dalla Prussia all’Impero Tedesco, per poi vivere il periodo più drammatico della sua storia nel XX secolo. Danzica fu infatti il luogo dove ebbe inizio la Seconda Guerra Mondiale, con l’attacco Tedesco al deposito militare di Westerplatte il 1° settembre 1939. Ma Danzica non è ricordata solo per l’inizio della Seconda guerra mondiale. Qua è nato il movimento Solidarność, guidato da Lech Wałęsa, che avrebbe innescato la caduta del comunismo in Europa centrale. Oggi Danzica è un simbolo di rinascita con le sue case colorate le strade acciottolate raccontano secoli di commercio, cultura e resistenza.
Cosa vedere in un viaggio a Danzica di 2 giorni?
Il nostro Tour della città inizia da una delle porte di ingresso principali, la Złota Brama, porta d’oro. La porta d’oro è la porta di ingresso più famosa di Danzica, si trova all’estremità della via reale, un percorso storico che collegava Danzica a Varsavia e che era usato dai re Polacchi per andare tra le due città. La porta è stata realizzata nel 1612 in sostituzione della precedente porta gotica. Durante la Seconda guerra mondiale fu distrutta e poi ricostruita.
La Porta d’oro era parte delle fortificazioni della città, le fortificazioni comprendevano anche le mura difensive, un ponte levatoio e un fossato. I re Polacchi venivano accolti alla porta e ricevevano le chiavi della città. Oggi la porta d’oro è un’importante attrazione turistica, al cui interno si trova un museo che racconta la storia della città. Nell’area circostante troviamo altri monumenti importanti come la porta alta, la fontana di Nettuno e il mercato lungo.
Dopo aver varcato la Porta D’oro, il nostro viaggio a Danzica continua nella principale via della città. Ulica Długa. La Via Lunga è un viale pedonale rinascimentale risalente al XIII secolo, parte della strada è costeggiata da facciate colorate e palazzi storici appartenuti alla nobiltà e mercanti locali. Qua, infatti, le famiglie più influenti di Danzica avevano i propri palazzi. La via venne distrutta durante la guerra e furono ricostruiti fedelmente solo gli edifici più importanti.
Danzica: consigli e suggerimenti di viaggio
Ci spostiamo ora verso la piazza principale per vedere uno dei momumenti più conosciuti di Danzica, il Dwór Artusa ovvero la Corte di Artù. Situato al numero 44 di Długi Targ, la Corte di Artù è uno degli edifici più iconici di Danzica. Questo edificio Costruito nel XIV secolo in stile gotico e ricostruito nel 1616‑17, ispirato alle leggende di re Artù, era sede delle confraternite mercantili e del lusso cittadino. Oggi ospita un museo storico. L’interno è composto da un’ampia sala gotica restaurata nel 1513, con una volta stellata e pareti ornate con rappresentazioni che richiamano scene e personaggi della storia e della mitologia. È presente, inoltre, una targa del 1965 per commemorare il ventesimo anniversario dell’innalzamento della bandiera Polacca sull’edificio nel 1945, a liberazione della città da parte dell’Armata Rossa.
Dlugi Targ (piazza del mercato), Fontana di Nettuno e Municipio. Ci troviamo quindi nella piazza principale della città. Il Long Market o piazza del mercato è la piazza principale di Danzica, cuore della Royal Route, sorge tra Długa Street e la Porta Verde. La piazza è lunga 200 metri ed è molto ampia, non corrisponde, però, alla tipica piazza Medievale. Nelle città Anseatiche, secondo la Legge di Lubecca, non era prevista una piazza centrale. Tuttavia, oggi è considerata a tutti gli effetti la piazza principale di Danzica. Nella piazza del mercato troviamo la famosa Fontana di Nettuno. La fontana è uno dei pochi monumenti importanti della città a non essere stato distrutto durante la guerra, dal momento che venne smontata interamente e ricollocata al suo posto solo al termine dei conflitti.

10 punti da vedere a Danzica
Siamo arrivati al punto 4 delle cose da vedere a Danzica in un tour del centro. Zielona Brama (porta verde). Ed eccoci arrivati alla fine della via lunga, arriviamo ora al secondo ingresso principale di Danzica, la Porta verde. Costruita nel XVI secolo fungeva da ingresso nella città, anche questa faceva parte delle fortificazioni delle città. La Porta Verde presenta quattro passaggi simmetrici e alcune stanze interne. Deve il suo nome al colore verde della facciata originaria. Fu progettata come residenza reale a Danzica. Gravemente danneggiata durante la Seconda Guerra Mondiale, fu ricostruita e restaurata dopo un crollo parziale nel 2002.
Długie Pobrzeże (lungofiume). Varcata la porta ci troviamo lungo la suggestiva passeggiata sul fiume Motława, animata da antiche navi ormeggiate, edifici storici e il celebre Żuraw (gru portuale), simbolo mercantile di Gdańsk.
Żuraw (gru portuale). Dal precedente spot ci spostiamo verso uno dei simboli della città. La gru portuale o Zuraw è diventata, insieme alla fontana di Nettuno, uno dei simboli di Danzica. L’Imponente gru-medievale risale al XIV secolo e si trova sul lungofiume Motława. È una struttura in legno alta quasi 30 mt, un tempo era la più grande gru medievale d’Europa ed era utilizzata per caricare merci commerciali. Ricostruita dopo la distruzione; oggi ospita esibizioni del Museo Marittimo.
Szeroka e Świętego Ducha. Durante la visita di una città, quello che più ci piace è scoprire vicoli e strade meno frequentate. Due strade pittoresche testimonianza del vivace quartiere Asburgico: Szeroka ospita antichi edifici Ebraici (oggi con café e ristoranti), mentre Świętego Ducha collega arte, arte sacra e vita locale; perfette per un’esplorazione autentica dell’Old Town di Danzica.
Ulica Mariacka (via dell’ambra / artigianato). Ma la strada che più ci è piaciuta è la Via dell’Ambra. Un vicolo incantevole tra la Porta di Santa Maria e il lungofiume: noto per i negozi di ambra, botteghe artigiane e splendide facciate barocche. Atmosfera romantica sul ciottolato, tra arte e souvenir locali.
Ulica Piwna (via della Birra). Un altro vicolo molto carino da vedere è la via della Birra. Storico vicolo dove un tempo risiedevano i fabbricanti di birra e le loro taverne. Oggi una delle strade più affascinanti dell’Old Town, ideale per una pausa in birrerie tipiche.
Cosa mangiare a Danzica e in un viaggio nei Baltici
Ed è proprio qua che ci fermiamo per un pranzo a base di piatti tipici, i famosi e buonissimi Pierogi. Tipici ravioli Polacchi, magari accompagnati da un bicchiere di birra artigianale locale. Non si può lasciare la città senza aver provato questa specialità, simbolo della cucina tradizionale polacca.

Viaggio a Danzica: giorno 1
Bazylika Mariacka – Basilica di Santa Maria. Dopo pranzo ci spostiamo verso l’imponente Basilica di Santa Maria. Abbiamo potuto visitarla solo dall’esterno, perché purtroppo era chiusa. La chiesa di Santa Maria è conosciuta anche come Basilica dell’Assunzione della Beata Vergine Maria. L’esterno è in mattoni rossi e finestre con archi gotici. Domina lo skyline con la sua torre da 78 m. Capolavoro del gotico marittimo, è famosa per l’organo monumentale e la vista panoramica dalla torre. Ha una pianta a croce latina con tre navate e un transetto irregolare, adattato a una struttura preesistente. Nel 1981, durante la legge marziale, accolse circa 20.000 persone in cerca di rifugio.
Drzewko Millennium – L’albero del millennio. La prossima tappa non è molto conosciuta, andiamo a vedere l’albero del millennio. Un monumento contemporaneo, realizzato in acciaio. Installato nel 1997, fu costruito in commemorazione dei 1000 anni di Danzica. Simbolico ma non indimenticabile, diciamolo!
Tra storia ed attualità: musei da vedere a Danzica
Ultima tappa di giornata per questo primo giorno di viaggio a Danzica e nei Paesi Baltici, Il museo della Seconda Guerra Mondiale. Inaugurato a novembre del 2008, si trova a 3 chilometri dalla penisola di Westerplatte e a 20 metri dallo storico ufficio postale Polacco, zone che segnarono l’inizio della Seconda Guerra Mondiale. L’esposizione permanente del Museo della Seconda Guerra Mondiale si estende su 5.000 m², rendendola una delle più grandi al mondo tra i musei storici.
È suddivisa in tre sezioni: la strada verso la guerra, sulle cause del conflitto; gli orrori della guerra, con le esperienze di civili, soldati e prigionieri; la lunga ombra della guerra, che analizza le conseguenze del conflitto e la divisione dell’Europa. Abbiamo trovato questo museo veramente ben fatto, consigliamo assolutamente la visita e di acquistare i biglietti online per evitare lunghe file. Terminata la visita è arrivato il momento di tornare verso il nostro alloggio e cercare un ristorantino per cena.
Tour di Danzica: giorno 2 nei Paesi Baltici
Il nostro secondo giorno di viaggio a Danzica inizia con la visita al Museo del Centro Europeo Solidarność. Inaugurato nel 2014 è dedicato al movimento Solidarność che ha portato al crollo del comunismo in Europa. L’edificio ricorda le fiancate delle navi e ospita esposizioni interattive, biblioteca, terrazza panoramica sul cantiere, e un giardino invernale pubblico. Anche questo museo, come quello della Seconda Guerra Mondiale, c’è sembrato proprio ben fatto.
Questa tappa si intreccia molto con le tensioni dell’attualità a cui stiamo assistendo proprio nei Paesi Baltici. All’ingresso infatti c’è un’esposizione di quadri contro la Bielorussia e contro il suo presidente Aljaksandr Lukašėnka. Questo museo si intreccia alla perfezione con la nostra prossima tappa di viaggio nei Paesi Baltici, ovvero Kaliningrad in Russia. La exclave Russa incastonata in Europa. La parte più occidentale della Russia. La visita può richiedere molte ore. Noi abbiamo dovuto accelerare un po’ perché a breve avremmo dovuto prendere un treno per la nostra seconda ed ultima destinazione di giornata, il Castello di Malbork.

Cosa vedere a Danzica: Castello di Malbork
Dopo circa un’oretta di treno eccoci arrivati alla stazione di Malbork. Ci abbiamo messo circa un’ora perché, prenotando all’ultimo minuto, abbiamo trovato posto solo in un treno regionale. Altrimenti la corsa sarebbe stata molto più veloce. Il castello di Malbork si trova nell’omonima città di Malbork, nel nord della Polonia, a circa 60 chilometri a sud di Danzica. Risale al XIII secolo, una delle fortezze medievali più imponenti d’Europea e tra le più grandi fortezze al mondo in mattoni. Costruito dai Cavalieri Teutonici si trova sulle rive del fiume Nogat ed ospita al suo interno un museo.
Il complesso è formato da tre castelli concentrici il Castello Alto (la sede del Gran Maestro e centro monastico), il Castello Medio (con sale di rappresentanza, cortili e alloggi) e il Castello Basso (a uso militare e logistico). Durante la Seconda Guerra Mondiale subì gravi danni, venne ricostruito in seguito. Dal 1997 è Patrimonio Unesco. Il percorso all’interno del castello è ben segnalato, e grazie all’audioguida abbiamo potuto esplorare in autonomia le varie sezioni. Consigliamo vivamente di dedicare almeno mezza giornata alla visita, poiché ogni angolo del castello custodisce dettagli storici affascinanti e panorami suggestivi sul fiume Nogat. Inoltre, andando di lunedì l’ingresso sarà gratuito. A noi questo castello è piaciuto veramente tanto. Forse è una delle attrazioni più belle viste durante questo tour estivo.

In conclusione: viaggio a Danzica, Baltici e Russia
Per tutti gli approfondimenti su Danzica e il nostro viaggio nei Paesi Baltici, incluso Kaliningrad, trovate i video completi sul nostro canale Youtube. In alternativa per anticipazioni o domande, potete seguire la pagina su Instagram. Venendo alle conclusioni su Danzica dobbiamo dire che si è rivelato un vero gioiellino, una tappa dove andare e anche ritornare piacevolmente per un weekend qui, un giro nella Polonia o la tappa iniziale di un roadtrip tra Lituania, Lettonia, Estonia (e magari anche Russia!).
