ITINERARIO DI 1 SETTIMANA IN MAROCCO: NON SOLO MARRAKECH

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Il Marocco è un paese completo: mare, montagne, deserti, cultura, cibo straordinario e città sono tutti elementi che puoi facilmente trovare una volta sbarcati in questa parte di Africa, ben diversa e lontana da quella vista nel nostro viaggio a Mauritius. Nelle prossime righe, quindi, abbiamo deciso di mostrarti un itinerario di una settimana in Marocco per capire quali sono le città e le attrazioni migliori che avrai modo di trovare in questo paese che ha molto da offrire. 

Chefchaouen: la città blu del Marocco

Se vuoi rendere la tua visita in Marocco davvero completa, una delle tappe che devi assolutamente inserire nel tuo tour è Chefchaouen, famosa per essere la città blu e che dista da Fés, dove siamo atterrati, 4 ore in autobus o van come nel nostro caso. Si tratta di un centro urbano davvero particolare il cui colore predominante è il blu. Inoltre, è una città decisamente meno turistica e caotica di Marrakech, pertanto, non ci saranno persone e commercianti che ti costringeranno ad acquistare qualcosa per forza. Qui, in realtà, non c’è molto da fare se non passeggiare e perdersi per le viuzze della cittadina di cui innamorarsi sarà incredibilmente semplice. È solo la prima tappa, ma sarà anche uno dei ricordi più belli del nostro itinerario in Marocco.

Ci troviamo nella parte nord del paese Africano. Il nome Chefchaouen deriva dalle due montagne che incastonano questo diamante blu. Infatti Chaouen, come la chiamano i locals, si trova ai piedi delle aspre montagne del Rif. mentre la parola Chef, significa vedere. Dal 2004, nemmeno a dirlo è anche Patrimonio UNESCO. Sicuramente se amate le foto, questo è certamente un paradiso per chiunque e senza essere degli esperti in materia! Ogni angolo di questa parte di Marocco vi lascerà incantati a fare foto e video per il vostro profilo instagram.

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Fés: il nostro itinerario in Marocco

Fés è a tutti gli effetti una città universitaria. La gente del posto afferma che la prima università al mondo è stata aperta proprio qui e corrisponde all’Università di Al-Karaouine. Fés è una città che, per certi versi, è molto simile a Marrakech in quanto si caratterizza da un’enorme Medina. Tuttavia, potrebbe risultare anche migliore da un certo punto di vista, perché meno caotica e piena di turisti. La Medina di Fés è stata fondanta nel I secolo d.C. ed è una delle aree urbane più grandi del mondo. Strade labirintiche, botteghe e mercati ti aspettano per farti fare un po’ di shopping e scoprire l’autenticità di questa terra. Le porte blu, o il vero nome Bab Bou Jeloud, sono le porte nonché l’ingresso principale nella medina di Fés. Meritano una sosta di apprezzamento sulla strada per la città vecchia di Fés. L’esterno delle porte è decorato in mosaico blu da cui prende il nome, anche se il cancello interno è verde.

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Dentro la Medina di Fés potrete trovare numerosi Hammam dove rilassarvi. Quelli pubblici sono tendenzialmente riservati solo alle persone residenti qui e divise tra uomini e donne. Però nel vostro itinerario del Marocco, non avrete certamente difficoltà a trovarne anche di privati. Proprio come abbiamo fatto noi. Se amate la cucina Marocchina, ricordate che il cous cous è certamente una delle specialità di questo posto. Se volete essere certi di trovare nei ristoranti il più tradizionale cous cous di verdure, sappiate che in Marocco il venerdì è giorno di festa. Esattamente come la nostra domenica. Molti ristoranti pertanto, offrono il cous cous solo di venerdì. Potrete anche rimanere incantati anche dai numerosi forni che lavorano ogni giorno per far trovare il pane sulle tavole di tutti. Probabilmente però la città di Fés (o Fez) è molto famosa per le concerie e quindi di questo posto oltre ai tantissimi colori dei tessuti, non dimenticherete mai la puzza. Noi abbiamo visitato le Concerie Chaouwara.

Deserto di Merzouga

Arrivare nel deserto di Merzouga è una vera impresa, soprattutto se parti da Marrakech. Non è il caso nostro perché Marrakech sarà proprio la nostra ultima meta di questo nostro viaggio in Marocco. In ogni caso dopo esserci lasciati alle spalle Fés, prima di arrivare nel deserto del Sahara, facciamo qualche tappa per dividere un po’ le ore di viaggio. Così faremo sosta ad Azrou, Errachidia e poi Merzouga per l’appunto. Durante il tragitto potrete anche fermarvi a vedere le scimmiette nella foresta dei cedri. Il deserto di Merzouga è cosi bello con le sue infinite distese dorate in stile sfondo windows che non è un caso che l’area contenga diversi set cinematografici. Quindi non dimenticate di visitare anche Ouarzazate dove c’è anche l’antica Kasbah di fango chiamata Ait Ben Haddou o la città chiamata Tinghir. Per poter attraversare il deserto, quindi, è necessario adoperarsi con un 4×4 e iniziare il tuo viaggio sulla sabbia. Terminato questo tour, potrai scegliere di goderti una tradizionale cena marocchina sotto le stelle del deserto. 

Marrakech: il bello e il brutto

Ecco l’ultima tappa del nostro itinerario in Marocco, a Marrakech, una città che ci sta letteralmente logorando, sotto ogni punto di vista! Arrivati nel luogo che ci ospiterà per questi giorni, sistemiamo i bagagli e iniziamo a muoverci in città per scoprire alcuni dei luoghi di attrazione più importanti da visitare. 

Itinerario del Marocco: giorno 1 a Marrakech

La Medina è la città vecchia di Marrakech è circondata da 19 km di mura ed è patrimonio UNESCO dal 1985. La piazza più importante della città è il luogo più frequentato dagli abitanti della città, un posto ricco di cose da fare e di odori da sentire. Nelle vicinanze c’è la moschea di Koutoubia, la più grande di Marrakech. Vedrai una struttura visibile da tutto il resto della città ed è uno dei punti di riferimento reliogiosi più importanti di tutta la città. La moschea, infatti, può accogliere più di 20.000 persone. Inoltre, è anche sede di una leggenda: si racconta che questa moschea non abbia scale ma una passerella che sale verso l’alto in cui il Muezzin saliva in cima al minareto con un asinello. 

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Marrakech è definita la città rossa, per il colore particolare delle sue case. Ma è anche la città verde per il numero impressionante di parchi che potrai trovare. A Marrakech, ma non solo, ogni quartiere ha il suo suk, ovvero il mercato, il luogo dove gli abitanti della città fanno la spesa. Proseguendo la nostra visita a Marrakech, ci imbattiamo nel palazzo Bahia, una delle opere architettoniche più importanti della città. Costruito verso la fine del XIX secolo, il palazzo ospita 150 stanze che si affacciano su differenti cortili e vedute. Le stanze erano destinate ad ospitare le 4 mogli e le 24 concubine del Gran visir. Tornando verso la piazza principale di Jemaa el-Fnaa notiamo che si sta riempiendo di gente, come è solito fare verso la fine della giornata. Nella piazza si può trovare di tutto: incantatori di serpenti, addestratori di scimmiette, un dentista storico e tantissmo altro. Una location in cui vale la pena spendere del tempo cercando di non farsi spillare soldi a forza da questi “personaggi” un po’ maneschi alle volte.

Cosa vedere a Marrakech in 2 giorni

Per il nostro secondo giorno a Marrakech, la tappa sono i Giardini Segreti. Torniamo verso la moschea più grande della città che si caratterizza di un’altra leggenda: si narra, infatti, che sotto l’edificio ci siano le prigioni che si sviluppano lungo tutta la città. Il Giardino Segreto è una vera e propria oasi di pace all’interno della Medina e qui potrete vedere anche il riad più grande e più antico di tutta la Medina di Marrakech. Terminata la nostra visita, ci dirigiamo verso la Madrasa di Youssef, la scuola coranica più importante del Marocco. Infine, abbiamo deciso di vivere una delle esperienze più tipiche che si possono fare a Marrakech: l’hammam, la tipica spa del Marocco. Un’esperienza davvero consigliata, soprattutto se integrata da un massaggio rilassante. Da non dimenticare infine la visita ai Giardini Majorelle, un autentico capolavoro di Yves Saint Laurent.

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Conclusioni: itinerario di viaggio in Marocco

Il nostro itinerario di viaggio in Marocco termina qui. Il viaggio è stato meraviglioso, sebbene Marrakech non ci abbia fatto impazzire. Si tratta di una città molto caotica, sporca e con persone davvero insistenti al limite del molesto, pur di venderti qualcosa o ottenere dei soldi! Per questo non rientrerà di diritto nei nostri luoghi del “cuore”. Tuttavia, è senza dubbio un luogo che offre alcune chicche e che vale la pena visitare almeno una volta. Probabilmente inoltre, visitare Marrakech come tappa finale, dopo aver trascorso giorni tra paesaggi incontaminati, deserti e aver mangiato con le mani insieme ad una famiglia Marocchina, sconvolge un po’. Abbiamo perso in un attimo quell’autenticità delle persone, quella disponibilità e senso di accoglienza che a Marrakech si traduce più facilmente in trappole per turisti. Ricorda infine che il drone in Marocco potrebbe creare gravi problemi, almeno se arrivi in aereo. Solitamente vengono sequestrati a tutti. Diverso se riuscite ad arrivare via mare, allora li avrete molte speranze di fare splendide riprese aeree. Per ulteriori informazioni, consulta i documenti necessari per il volare con il drone in Italia e all’estero.

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