VIAGGIO IN IRLANDA E IRLANDA DEL NORD: ITINERARIO DI 10 GIORNI

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Stai pensando ad un’avventura tra paesaggi mozzafiato, scogliere a picco, distese di verde, bellissimi castelli ed abbazie? Ecco il nostro itinerario di viaggio di dieci giorni on the road, tra Repubblica di Irlanda ed Irlanda del Nord.

Itinerario di viaggio in Irlanda: giorno 1

Arriviamo di buon mattino con un volo partito all’alba e operato da Aer Lingus. Come prima cosa decidiamo di ritirare la nostra auto a noleggio che ci accompagnerà per 8 giorni, gli ultimi due giorni la lasceremo per visitare Dublino. Abbiamo noleggiato con la compagnia Newway, una compagnia irlandese che si appoggia ad Avis e che nel costo del noleggio ha già incluse tutte le assicurazioni, km illimitati e la tassa di ingresso per l’Irlanda del Nord. Pochi minuti di attesa e siamo già a bordo della nostra Toyota Corolla, rigorosamente con cambio automatico, per noi fondamentale per la guida con volante a destra a cui non siamo abituati (ma che in realtà apprezziamo molto!) come già visto nei viaggi a Mauritius e alle isole Seychelles di recente. Ma anche Cipro e Cipro del Nord!

Glendalough irlanda

Prima tappa: Il sito monastico di Glendalough

Inutile dire che siamo subito accolti dal tipico meteo irlandese, una pioggerella fitta e intensa e un’umidità che ti entra nelle ossa. Un pranzo veloce e siamo già in strada verso la nostra prima tappa della giornata il sito monastico di Glendalough. Glendalough si trova nel Wicklow Mountains National Park e Il nome in irlandese significa “La valle dei due laghi”. Il sito monastico di Glendalough è immerso completamente nella natura ed è uno tra i luoghi più suggestivi incontrati durante il nostro viaggio. Non sappiamo se è dovuto alla pioggia o la nebbia che circonda il sito ma si percepisce un’atmosfera quasi mistica. 

St. Kevin Church

Il monastero è  stato fondato da San Kevin nel VI secolo e divenne uno centri religiosi più famosi d’Europa. Era una vera e propria città, con fattorie, una cattedrale e la torre rotonda alta 30 metri che svetta ancora oggi. Visitando il sito possiamo incontrare la torre rotonda, la cattedrale, St. Kevin Church, alcune croci decorate e la St Kevin’s Bed, una piccola grotta artificiale nella parete rocciosa sopra l’Upper Lake: secondo la leggenda è proprio qua che il santo visse nella preghiera vivendo da eremita. Noi non siamo arrivati fino all’Upper Lake, complice la pioggia e la sveglia alle 4 di mattina abbiamo deciso di proseguire il nostro viaggio verso la seconda tappa di giornata: Kilkenny

kilkenny irlanda

Viaggio in Irlanda – Seconda tappa: Kilkenny

Lasciato alle spalle il sito monastico di Glendalough, ci rimettiamo in marcia verso una delle città medievali più affascinanti d’Irlanda: Kilkenny. Situata lungo il fiume Nore, la cittadina è famosa per il suo castello, le vie lastricate, e quell’atmosfera da favola con un tocco gotico. Kilkenny è soprannominata marble city la “città di marmo”, questo soprannome è dovuto alla pietra calcarea con cui furono costruiti molti edifici. Certo, niente a che vedere con la vera capitale di marmo Ashgabat, vista in Turkmenistan! Passeggiando per il centro, si respira quell’atmosfera che ci siamo immaginati per mesi mentre programmavamo il nostro viaggio in Irlanda. Kilkenny si visita facilmente a piedi, ma vista la sveglia all’alba e il lungo viaggio in auto decidiamo di visitarla la mattina successiva. Così dopo aver fatto il check-in nella nostra guest house “Kilmore Guesthouse” è già tempo di andare a cena.

Kyteler’s Inn

Per la cena abbiamo scelto uno dei pub più storici della città, il Kyteler’s Inn. Dietro questo pub c’è una leggenda, ovvero si dice che nel 1324 la ricca vedova Alice Kyteler, proprietaria del Kyteler’s Inn, dopo la morte dei suoi quattro mariti, fu accusata di stregoneria, condannata alla pubblica fustigazione e alla morte sul rogo. La donna però riuscì a sfuggire, lasciando bruciare la sua domestica tra le fiamme a cui si sostituì per sempre. Oggi si dice che il suo spirito ancora aleggi nella casa.

Itinerario di viaggio in Irlanda: giorno 2

Il nostro secondo giorno in Irlanda inizia con la visita di Kilkenny.
Per prima cosa ci dirigiamo verso la Black Abbey
. Questa abbazia fondata come convento domenicano nel 1225, era considerato un luogo tranquillo poiché fuori dalle mura della città di Kilkenny. Si pensa che il suo nome derivi dalla cappa nera che i frati indossavano sopra i loro abiti bianchi durante il Medioevo.  Ci spostiamo poi verso Butterslip Lane, uno dei vicoli più pittoreschi di Kilkenny. Costruito nel 1616, questa stradina un tempo fiancheggiava le bancarelle dei venditori di burro nei giorni di mercato.
Il viaggio in Irlanda continua a piedi nel bellissimo Castello di Kilkenny, un castello difensivo del XII secolo. 

black abbey


Fondato dopo la conquista Normanna dell’Irlanda, è stato trasformato e ricostruito nel tempo diventando la residenza signorile dalla famiglia Butler.
Oggi, è possibile visitare le sue sale arredate e passeggiare nei giardini che si estendono per 21 ettari lungo il fiume Nore. Si può scegliere se fare una visita guidata oppure autonoma, noi abbiamo scelto per la visita autonoma accompagnati dall’audioguida in Italiano. Una cosa interessante, è che nella maggior parte dei siti, insieme al biglietto c’è la possibilità di scaricare l’audioguida. Usciti dal castello ci dirigiamo verso la Cattedrale di San Canice.

Cattedrale di San Canice

La cattedrale di architettura Gotica è stata costruita nel XIII secolo,  è stata un’importante luogo di culto Cristiano dal VI secolo. Accanto, troviamo una delle poche torri rotonde ancora accessibili in Irlanda, dalla cui cima si gode di una vista panoramica sulla città. Abbiamo deciso di saltare alcune visite in città come la Smithwick’s experience ,  un viaggio interattivo nella storia della birra rossa più antica d’Irlanda che comprende una visita guidata e una degustazione della Smithwick, e il Medieval Mile Museum. Un pranzo veloce e ripartiamo per la prima vera tappa della giornata: la Rocca di Cashel.

rocca di cashel

Rocca di Cashel: tra meraviglia e divieti per droni

Un luogo che sembra sospeso nel tempo, in cima a una collina che domina la campagna del Tipperary, ecco che svetta in lontananza la Rocca di Cashel. Qui come nella maggior parte dei siti più importanti in Irlanda, sono condizionati da divieti di sorvolo per droni. Se volete sapere come volare legalmente in tutto il paese, abbiamo dedicato un paragrafo a parte a fine articolo.

Anche attorno a questo luogo possiamo trovare una leggenda. La leggenda narra che il diavolo dette un morso alla montagna per poi risputarla. Il pezzo di montagna cadde giusto al centro della campagna di Tipperary e divenne la Rock of Cashel. La Rocca di Cashel è uno dei più grandi e antichi complessi religiosi e medievali di tutta l’Irlanda.  Fu sede dei re di Munster per secoli e, secondo la leggenda, fu proprio qui che San Patrizio convertì il re Aenghus al Cristianesimo. Qua possiamo ammirare una torre circolare, un’alta croce, una cappella romanica, una cattedrale gotica, un’abbazia, la Sala dei Vicari Corali e una quattrocentesca Casa Torre. Inoltre, è possibile entrare, solo con visite guidate, nella Cappella di Cormac al cui interno possiamo vedere gli unici affreschi romanici sopravvissuti in Irlanda.

La rocca ci accoglie con un sole splendente e con un vento che ci fa diventare degli spaventapasseri. Un presagio perfetto: da lì in poi, ci avrebbero accompagnato solo (o quasi) giornate soleggiate. Dopo una breve passeggiata nella cittadina di Cashel è ora di rimetterci in marcia. In teoria il nostro itinerario di viaggio in Irlanda avrebbe previsto una breve tappa a Limerick, ma siamo stati troppo tempo ad ammirare il castello di Kilkenny e la rocca di Cashel. Si lo ammettiamo abbiamo perso un po’ di tempo anche fermi in un bar a sorseggiare del caffè (linfa per noi). Quindi ci dirigiamo verso la nostra tappa per la notte: Lisdoonvarna.

Cliffs of Moher

Il viaggio in Irlanda continua a Lisdoonvarna

Ti starai chiedendo, perché Lisdoonvarna? Non è mai menzionato nelle guide turistiche! Beh il motivo è semplice, la vicinanza ad una delle attrazioni più famose dell’Irlanda: Le Cliffs of Moher. Giusto il tempo di fare il check in hotel “The Ritz House” e siamo già alla ricerca del pub per la cena. In Irlanda le cucine chiudono molto presto, quindi se non vuoi ritrovarti senza cena meglio andarci presto! Troviamo un pub vicino al nostro hotel. Un Hamburger, un fish and chips e ovviamente una birra (solo per me perché Nicola beve solo vino. Si è un’eresia in Irlanda lo sappiamo!), un po’ di musica dal vivo che rende tutto molto Irlanda e la seconda giornata giunge al termine. Stanchi e felici ci ritiriamo nel nostro hotel, pronti per la giornata di domani.

Consigli e suggerimenti di viaggio in Irlanda: gg 3

Un indizio, o meglio uno spoiler vero e proprio, circa la nostra prima tappa di giornata lo abbiamo già dato nelle righe sopra. Sveglia alle 8 e pronti per andare a visitare uno dei luoghi più iconici dell’Irlanda: le scogliere di Moher.

scogliere di moher

Visitare le Cliffs of Moher: informazioni utili e prezzi

Per accedere al sito che permette di avere la vista sulle scogliere è necessario acquistare il biglietto (per il parcheggio) o all’ingresso o online. Il biglietto, però, è a persona. Dopo la visita ancora non abbiamo capito se abbiamo pagato l’ingresso o il parcheggio visto che i biglietti ci sono stati chiesti solo al parcheggio. E se fossimo arrivati a piedi? Mah, forse resteremo per sempre con questo dubbio! Vi conviene acquistare i biglietti online nel sito ufficiale, risparmierete qualche soldino, che in un viaggio in Irlanda è fondamentale. Ma parliamo delle Scogliere di Moher.

Cliffs of Moher: le scogliere più belle d’Irlanda? Spoiler: no!

Cliffs of Moher

Si trovano sulla costa occidentale dell’Irlanda e si estendono per circa 8 chilometri lungo l’Oceano Atlantico. La roccia è alta ben 214 metri e si estende verso sud fino alle contee di Cork, Kerry (Spoiler 2, noi non le abbiamo visitate). Nel sito possiamo vedere anche una piccola torre, la torre di Brien. Costruita nel 1835 per i turisti dell’epoca come punto di osservazione delle scogliere. Da qua, nelle giornate limpide, la vista si estende fino alle isole Aran. Questa zona fa parte del Burren e le Cliffs of Moher sono state dichiarate UNESCO Global Geopark per la sua importanza geologica e per la protezione della fauna selvatica. Qua è possibile ammirare anche le famose pulcinelle di mare. Noi purtroppo non le abbiamo viste.
Le scogliere sono state location per molti film famosi, uno tra tutti Harry Potter e il principe mezzosangue. Perciò non potevamo perdercele.
Che dire, siamo arrivati la mattina presto per evitare la folla ma non ci siamo riusciti. La vista è spettacolare e imponente ma, non ci ha lasciato quella sensazione di impotenza che provi davanti alla maestosità di madre natura. Forse la troppa gente o forse (e sopratutto), i negozietti e il visitor center a ridosso della vista lo hanno reso per noi troppo commerciale. Un po’ delusi, ma sempre felici, ripartiamo direzione Doonagore castle.

Doonagore Castle

Seconda tappa di giornata: Doonagore Castle

Proseguiamo il nostro itinerario di viaggio in Irlanda lungo la Wild Atlantic Way verso una gemma nascosta: Il Doonagore Castle. Questa non la possiamo definire una propria e vera tappa, diciamo più una pausa! Il Doonagore Castle non è altro che una torre circolare del XVI secolo, si trova su una collina che domina il villaggio di Doolin. Questo castello un tempo era usato per scopi difensivi fondamentali lungo la costa. Anche qui c’è una leggenda legata a questo luogo. Si dice che nel 1588, una nave dell’Armada spagnola naufragò poco al largo. I 170 superstiti furono catturati e giustiziati proprio qui. Le loro anime, secondo alcune leggende, non hanno mai lasciato la collina. Ma perché non la possiamo definire una tappa? il castello di Doonagore è di proprietà privata, quindi non possiamo visitarlo all’interno. Ci accontentiamo di vederlo dal cancello e soprattutto dall’alto con il nostro drone!

doolin

Viaggio in Irlanda con un’altra delusione oggi: Doolin 

Poco sotto il Doonagore troviamo quella che sarebbe dovuta essere la nostra terza tappa di giornata, il villaggio di Doolin. Per noi la seconda delusione di giornata. Un piccolo villaggio famoso per la musica tradizionale e i colori pastello. Un villaggio che sembra dipinto a mano. Piccolo si, le case colorate sono praticamente tre! Carino si, ma ci è stato sufficiente vederlo dal finestrino della nostra auto! Forse avevamo aspettative troppo alte per un semplice villaggio. Colpa nostra! Quindi un po’ amareggiati riprendiamo il nostro percorso, lungo la Wild Atlantic Way, direzione Galway.

La magia di un viaggio in Irlanda: direzione Galway

Ed è qua, lungo la strada che la giornata prende una piega inaspettata. Il mondo attorno a noi cambia improvvisamente, da distese di verde e pecore (tante pecore) ci troviamo in un paesaggio unico e surreale, difficile da definire con una sola parola. Un giardino di pietra, in cui la natura si prende il suo spazio, con una vista infinita sull’oceano. No non credo di aver reso l’idea. meglio una foto! Oppure come sempre vi ricordiamo di iscrivervi al nostro canale Youtube per vedere tutti i video completi!

Questo è il Burren, uno dei paesaggi più affascinanti di Irlanda (si questa frase la leggerete spesso in questo articolo). Che ci è piaciuta molto l’Irlanda si era già capito?

Il viaggio in Irlanda fa una fermata diversa… Nell’Orient Express!

Ma torniamo al nostro itinerario di dieci giorni on the road. Ormai è tardo pomeriggio e come abbiamo già detto, qua le cucine chiudono presto. Inoltre, abbiamo un appuntamento importante per la serata. Abbiamo prenotato una cena in un vagone originale dell’Orient Express. Quindi, doccia al volo e via verso il famoso Pullman Restaurant. Cena degustazione, ovviamente non a buon mercato. Ma vuoi mettere l’esperienza di cenare in un vagone originale dell’Orient Express? Ecco visto che viaggiare sull’Oriente Express (quello vero su binari!) per noi costa troppo, ci siamo accontentati di una cena superba!

Roadtrip in Irlanda: giorno 4

Prima tappa: Galway

Famosa per la musica tradizionale e per gli anelli di Claddagh, rappresenta la capitale dell’ Irlanda occidentale e celtica. Ma cos’è l’anello di Claddagh? Un anello con due mani che stringono un cuore coronato. Nato nel piccolo villaggio di pescatori The Claddagh, appena fuori dalla città di Galway.
Le mani rappresentano l’amicizia, il cuore l’amore e la corona la fedeltà.
Ma come si indossa? L’anello va indossato con la punta del cuore rivolta verso l’esterno, se sei single per mostrare che il tuo cuore non è impegnato. Mentre, se sei impegnato, va indossato con il cuore girato verso l’interno per mostrare che il tuo cuore è legato a un’altra persona. 

Galway si gira velocemente. Lasciamo la macchina vicino allo Spanish Arch da cui inizia la nostra visita della città. Lo Spanish Arch, risalente al XVI secolo, è uno dei resti delle antiche mura cittadine. Da qua ci dirigiamo verso Eyre Square passando per Shop Street la via principale della città. Eyre Square è stata fin dal medioevo uno dei luoghi di ritrovo più importanti della città. Sinceramente non ci è piaciuta molto. Ci spostiamo poi verso la Cattedrale di Galway, un’imponente costruzione con vetrate colorate molto belle.
Terminata la visita veloce della città, partiamo per la prossima tappa della giornata: la romantica Kylemore Abbey.

kylemore abbey

Seconda tappa: Kylemore Abbey

La Kylemore Abbey si trova nel cuore della regione del Connemara sulla Wild Atlantic Way, arroccata sulle rive del lago Pollacapall, circondata da montagne e boschi suggestivi. Lungo il tragitto il paesaggio intorno a noi inizia a cambiare nuovamente, regalandoci uno scenario fatto di boschi e laghi, forse lo scenario che più ci ha emozionato durante il viaggio in auto. Dopo un’oretta di viaggio arriviamo all’abbazia. Kilemore Abbey è stata costruita nel XIX secolo come dimora privata, o meglio dire come castello, oggi è un’abbazia benedettina.
Fu costruito da Mitchell Henry per la moglie Margaret.
Durante il loro viaggio di nozze nel Connermara, si innamorarono così tanto di questo luogo che lui le promise che le avrebbe costruito un castello. Purtroppo, Margaret non potè godere a lungo della sua abitazione, pochi anni dopo morì durante un viaggio in Egitto. Fu così che lui le fece costruire anche una chiesa neogotica, e qui riposano insieme, tra i boschi. A Kilemore Abbey si respira un’atmosfera serena e romantica e i suoi giardini vittoriani rendono la visita ancora più magica. Il consiglio è quello di considerare un po’ di tempo per la visita, perché c’è molto da vedere.

sligo irlanda

Terza tappa di giornata: Sligo

Finita la visita ci rimettiamo subito in marcia. La strada da fare oggi è molta e dobbiamo arrivare a Sligo. Che dire, a un certo punto ci siamo chiesti se fossimo ancora in Irlanda o se, senza accorgercene, ci fossimo spostati in Canada. Distese di boschi e laghi a dismisura, uno scenario che ci lascia senza parole e che ci regala una sensazione di benessere e delle immagini che difficilmente dimenticheremo. Stanchi e dopo un’ottima cena a base di pesce arriviamo al nostro hotel per la notte il Castle Dargan Hotel. Anche il quarto giorno nella terra smeraldo è giunto al termine.

Itinerario di viaggio in Irlanda: giorno 5

Prima Tappa: Sligo Abbey

Dopo un’ottima colazione a base di pancake, possiamo dare il via al nostro quinto giorno in Irlanda. La prima parte della mattina la dedichiamo alla visita di Sligo, o meglio dell’abbazia di Sligo.

Sligo Abbey

Da fuori cui ricorda un po’ l’abbazia di San Galgano e anche il convento Do Carmo di Lisbona. All’ingresso veniamo subito accolti dalla tipica e bellissima accoglienza Irlandese, veniamo forniti di una mappa del sito in Italiano e siamo subito pronti per la visita. Praticamente in solitaria. Si, all’interno siamo solamente noi e altri due turisti. Passeggiare da soli, tra queste rovine, in silenzio ci riporta quasi indietro nel tempo.

L’Abbazia di Sligo è stata costruita nel 1252, fu bruciata accidentalmente nel 1414, da un incendio provocato da una candela dimenticata nell’edificio. Venne danneggiata nuovamente nel 1641, durante la ribellione. Anche questo posto è legato a una leggenda. Si narra che i fedeli salvarono la campana d’argento dell’abbazia gettandola nel Lough Gill e solo chi è libero dal peccato può sentirla suonare. Dopo la visita decidiamo di fare una passeggiata nella cittadina e fermarci per un caffè (si, non li abbiamo elencati tutti, ma abbiamo fatto tappa caffè ovunque!). Molti non consigliano di fermarsi a visitare Sligo, sinceramente a noi è piaciuta. Se sei di strada, per noi la tappa vale la pena, anche solo per vedere l’Abbazia.

Seconda Tappa: Le Slieve League

Continuiamo il nostro percorso lungo la Wild Atlantic Way, direzione sempre più a Nord. Una breve pausa pranzo in spiaggia e poi ci dirigiamo verso la nostra prossima tappa le Slieve League. Più alte delle scogliere di Moher ma molto meno conosciute, le scogliere di Slieve League offrono dei panorami incredibili dalle loro vette. Sono le scogliere accessibili più alte d’Europa, si trovano nella contea del Donegal. L’accesso è libero e non è necessario pagare alcun biglietto. Nei mesi estivi con maggiore affluenza turistica, il parcheggio pubblico superiore, il più vicino alle scogliere viene chiuso. Per poter accedere è necessario parcheggiare al Visitor Center e utilizzare il bus navetta che vi porterà all’inizio del percorso a piedi.  Noi siamo riusciti a parcheggiare nel parcheggio superiore, da li poi ci aspettano circa 4/5 Km, un po’ in salita un po’ in piano, ma per nulla impegnativi. Lungo il percorso il panorama è bellissimo, scogliere a picco sull’oceano, distese di verde e tante pecorelle. E in cima beh, la meraviglia ripaga la fatica della strada.

Slieve League

Essendo meno turistiche si percepisce una magia diversa rispetto alle scogliere di Moher, quella connessione con la natura che purtroppo ci è mancata nell’altra visita. Il tempo stringe ed è già di ripartire per la nostra tappa serale. Derry o Londonderry. Attraversiamo quindi il confine invisibile tra Repubblica d’Irlanda e Irlanda del Nord e arriviamo a Derry. Il nostro Hotel per la sera è il Da Vinci’s Hotel.

Irlanda del Nord Brexit the troubles

Il viaggio continua in Irlanda (del Nord)

Prima Tappa: Derry

Finalmente arrivati in Irlanda del Nord. Ci siamo preparati molto nei mesi prima della partenza per capire meglio la turbolenta storia della repubblica d’Irlanda e dell’Irlanda del Nord. Non volevamo fare una visita che prescindesse l’importante storia di questo paese. Derry o Londonderry è una città con due nomi, specchio della storia intrecciata tra cattolici e protestanti, della politica e della memoria.  Sui cartelli stradali della Repubblica d’Irlanda leggerai “Derry”, o “Doíre” in gaelico. I cartelli stradali in Irlanda del Nord, invece, riportano Londonderry nome ufficiale imposto nel 1613, quando le corporazioni inglesi si insediarono nella città.
Derry è segnata da una storia turbolenta, ma è durante i Troubles che ha vissuto la sua pagina più buia. Il 30 gennaio 1972 è una data segnata nella memoria collettiva: la Bloody Sunday. Durante una marcia pacifica, nella zona del Bogside, l’esercito britannico aprì il fuoco senza motivo sulla folla inerme. Morirono 13 civili, molti giovanissimi, colpiti alle spalle mentre fuggivano. I soldati affermarono inizialmente di aver risposto al fuoco di presunti cecchini, ma nessuna prova a sostegno fu mai trovata.

derry londonderry

Derry in Irlanda del Nord, cosa vedere:

La nostra visita in città inizia dal Guildhall . Un edificio neogotico, simbolo della città costruito nel 1890. L’ingresso è gratuito e al suo interno puoi vedere delle bellissime vetrate che raccontano la storia della città.

Guildhall 

Dopodiché ci dirigiamo verso le mura seicentesche della città. Costruite tra il 1613 e il 1619, sono tra le poche in Europa ad essere rimaste completamente intatte. Ci è stato consigliato di visitarle in senso antiorario. Da qua si possono visitare le quattro porte principali e numerosi bastioni. Passeggiamo per parte delle mura per poi fare una deviazione verso il quartiere del Bogside e il Free Derry Corner. Il Free Derry Corner è un muro in cui compare la scritta “You are now entering Free Derry”, è un importante simbolo della città, legato alla resistenza durante i Troubles.

Nel quartiere del Bogside è possibile vedere numerosi Murales legati proprio alla lotta durante i Troubles. Per noi una visita obbligatoria se si è a Derry.
Ritorniamo poi verso le mura, un’altra visita da fare è il Museo della Torre, in cui è raccontata tutta la storia della città, per poi arrivare al ponte della pace il Peace Bridge, simbolo della rappacificazione tra le comunità della città.

Seconda tappa: Mussenden temple 

L’Itinerario di oggi è piuttosto impegnativo e subirà un po’ di variazioni lungo il percorso. Un pranzo al volo a Derry e ci spostiamo verso il Mussenden Temple. In realtà il navigatore ci porta su una spiaggia sotto il Mussenden Temple, (si con la macchina proprio sulla spiaggia!) ma poco male, il nostro obiettivo era vederlo dal drone e mentre Nicola vola con tutti i suoi droni io posso godermi un po’ di aria di mare!

Bushmills

Terza tappa: Dunluce Castle… anzi no Old Bushmills Distillery 

Ed ecco che da qua il nostro programma di giornata ha iniziato a cambiare anzi ad essere ridotto drasticamente. L’idea era di visitare Dunluce Castle, Ballintoy Harbour per terminare la giornata con la visita a Old Bushmills Distillery. Ma complice un ritardo che ci portiamo dietro dal primo giorno dobbiamo posticipare le due tappe e ci spostiamo verso la distilleria di Whiskey per una visita guidata. Old Bushmills Distillery è la distilleria whiskey autorizzata più antica al mondo. Durante la visita non è consentito fare video e foto e purtroppo, nel nord d’Irlanda l’inglese è incomprensibile. Perciò bellissima visita, ma non capiamo quasi nulla! Va beh tanto siamo qui per la parte finale della visita, ovvero la degustazione!

Quarta tappa: Dunluce Castle

Finita la degustazione andiamo verso Dunluce Castle, purtroppo l’ingresso è già chiuso, dobbiamo accontentarci di vederlo da fuori. Il castello costruito nel 1500 è molto suggestivo e sicuramente avrebbe meritato una visita completa. Sarà una scusa per tornare in futuro.

The Dark Hedges

Quinta tappa: The Dark Hedges

Dopo la visita da fuori e un breve volo con il drone decidiamo di fare ancora un’ultima tappa prima di spostarci nel nostro Hotel (il Gray’s at Bushmills). Andiamo quindi a vedere velocemente “The Dark Hedges” che non è nient’altro che un bellissimo viale di faggi usato come location di The Games of Thrones, ovvero usata per The Kings Road, la Strada del Re. Purtroppo il viale ha perso un pochino del suo fascino a causa del maltempo alcuni alberi sono stati tagliati. Ma merita comunque una visita veloce. Ricorda che la via è privata e non si può parcheggiare lato strada, ma c’è un parcheggio a pochissimi passi.

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Viaggio in Irlanda del Nord: giorno 7

Prima Tappa: The Giant’s Causeway

Le Giant’s Causeway sono conosciute anche come selciato del Gigante. Qua emergono dal mare circa 40.000 colonne di basalto esagonali che si incastrano tra loro come pezzi di puzzle. La vista lascia senza fiato, sopratutto quando il mare in fermento si scontra su queste grandi pietre. Queste formazioni risalgono a 60 milioni di anni fa e hanno origine vulcanica. Questo secondo la scienza.

La leggenda invece narra che il gigante Finn McCool (Fionn mac Cumhaill) costruì questa strada di pietra per raggiungere la Scozia e sfidare il suo rivale, il gigante Benandonner. Però, quando vide quanto fosse enorme il suo avversario, scappò a casa e si nascose sotto le coperte. La moglie lo travestì da neonato, così che quando Benandonner vide la dimensione del “bambino” pensò che il padre dovesse essere gigantesco e scappò distruggendo la strada dietro di sé. Da qui il nome: “Il Selciato del Gigante”. C’è anche una seconda versione della leggenda, una versione più romantica. Ovvero, il gigante non costruì il sentiero per sfidare un. altro gigante, ma lo costruì per amore. Finn McCool si era innamorato di una gigantessa scozzese, e per raggiungerla costruì il sentiero che univa l’Irlanda del Nord alla Scozia. Si dice che una tempesta distrusse il sentiero subito dopo che i due si incontrarono.

Seconda Tappa: Ballintoy Harbour 

Finita la visita ci spostiamo velocemente verso Ballintoy Harbour per un pranzo veloce vista oceano. Ballyntoy Harbour è un piccolo porto e anche questo è stato usato come location di GOT, per i fan della serie è è conosciuto come uno dei set delle Isole di Ferro. 

carrick a rede

Terza Tappa: Carrick a Rede 

 Dopo il pranzo ci muoviamo verso Carrick a Rede , un ponte sospeso a circa 30 mt sull’Oceano. Per la visita è consigliabile acquistare i biglietti in anticipo, questo perché per agevolare il passaggio sul ponte sono venduti biglietti limitati in diverse fasce orarie. Il ponte lungo circa 20 mt collega la costa dell’Irlanda del Nord alla piccola isola di Carrick-a-Rede, e fu costruito dai pescatori di salmone oltre 350 anni fa per raggiungere il punto perfetto per la pesca.

Carrick a Rede


Esperienza carina, non per chi come me soffre di vertigini. Sicuramente non è la prima cosa che ci viene in mente da fare visitando l’Irlanda del Nord. Ma è già tempo di ripartire, perché abbiamo andare in quella che è la città più importante dell’Irlanda del Nord. Direzione Belfast. Per la visita, però, dobbiamo attendere il giorno successivo.

belfast

Roadtrip in Irlanda del Nord: giorno 8

Prima ed unica tappa della giornata: Belfast. Capitale dell’Irlanda del Nord è stata una delle città più colpite durante il conflitto nordirlandese conosciuto come The Troubles. Un periodo duro e complesso che ha colpito e segnato profondamente la città e la sua popolazione. Il conflitto iniziato negli anni 60 è durato per oltre trent’anni e vedeva contrapposte due comunità: i cattolici nazionalisti, che desideravano un’Irlanda unita e protestanti unionisti, che volevano restare parte del Regno Unito. Ma questa non è mai stata una guerra di religione bensì un conflitto di identità e di appartenenza.

Belfast: cosa vedere in 24 ore

A Belfast è possibile ripercorrere la memoria attraverso i Murales, opere d’arte che raccontano storie di resistenza, dolore e pace. Possiamo ancora vedere i “Peace Walls”, i muri della pace. Lunghi muri divisori costruiti per separare fisicamente le due comunità, i cui cancelli ancora oggi vengono aperti e chiusi in determinate ore del giorno e della sera. Anche qui ci ricorda un po’ Berlino ma anche Nicosia, la capitale divisa di Cipro. Ma per conoscere meglio ciò che è stato, a nostro avviso, la cosa migliore da fare è visitare la città ascoltando le parole di chi ha vissuto quel periodo. Per questo fuori dal nostro Hotel “Gregory by the Warren Collectionci aspetta uno dei famosi taxi neri che ci porterà a fin dentro la storia. Ma Belfast è anche altro, il suo nome ci riconduce ad un altro nome famoso, il Titanic. Girando per la città è possibile non solo vedere i luoghi in cui è stata costruita questa imponente Nave ma è possibile visitare anche il museo dedicato. In città visitiamo anche il bellissimo City Hall, ovvero il municipio, uno dei simboli architettonici della città.
Prima, però, diciamo di fermarci a pranzo al famoso St George’s Market
, un pranzo veloce accompagnato dall’acquisto di due vinili di musica tipica Irlandese, li ascolteremo mai? Dopo aver visitato in lungo e in largo la città è ora di ripartire di nuovo, il nostro itinerario di dieci giorni on the road è quasi giusto al termine. Dobbiamo tornare a Dublino, salutare il nostro bolide e prepararci per gli ultimi due giorni che ci vedranno impegnati nella visita della capitale.

Ultimi giorni in Irlanda: Dublino, la capitale

Gli ultimi due giorni nella terra smeraldo abbiamo deciso di dedicarli alla visita della capitale, Dublino. L’Hotel che abbiamo scelto è “Pembroke Townhouse“, un po’ fuori dal centro storico, ma è il giusto compromesso se si vuole spendere un po’ meno. l’Irlanda è cara, ma Dublino lo è ancora di più.
Dublino è una città che si vive e si gira molto bene a piedi, lasciandoti trasportare dalla musica dei pub e dai colori delle porte georgiane. E diciamolo, ma quanto sono belle le porte colorate di Dublino?
Per la nostra visita abbiamo deciso di prenotare un tour privato con Civitatis, non avremmo potuto fare scelta migliore. La nostra guida, Pasquale ci ha descritto minuziosamente ogni particolare della città facendocela apprezzare ed ammirare ancora di più. Ti ricordiamo che con Civitatis puoi fare tour guidati (anche gratis) in tutto il mondo in lingua Italiana, approfittane subito qui!

Ma cosa vedere a Dublino in 2 giorni?

Beh, sicuramente tra le prime cose da vedere c’è il famoso Trinity College, la più antica università d’Irlanda al cui interno è costudito il Book of Kells, un prezioso manoscritto dell’800 d.C. e la spettacolare Long Room, una biblioteca di legno con oltre 200.000 volumi. Un altro luogo da vedere è il Guinness Storehouse la fabbrica dell’omonima birra, è possibile fare una visita guidata con tanto di degustazione nel Gravity Bar, con vista panoramica a 360° su Dublino. Ovviamente non si può non visitare Temple Bar, il quartiere più famoso di Dublino. Un concentrato di Pub e musica live ad ogni ora.


Da non perdere il Castello di Dublino, la Cattedrale di Christ Church, Grafon Street, la Cattedrale di San Patrizio, la Statua di Molly Malone e il General Post Office, sede simbolo della rivolta del 1916. Un altro luogo che per noi vale pena di visitare è la Kilmainham Gaol, Un’ex prigione trasformata in museo, dove furono detenuti molti leader della Rivolta di Pasqua del 1916.

Per visitarla è necessario acquistare i biglietti online, ma attento che vanno letteralmente a ruba. Ed eccoci arrivati alla fine del nostro viaggio. Un viaggio che ci ha portato un crescendo di emozioni e che ci ha fatto innamorare dell’Irlanda, dei suoi paesaggi, dell’accoglienza delle persone, delle sue ferite e della musica. Ogni angolo sembra suonare delle note. E come dice una nota canzone della Mannoia “il Cielo d’Irlanda si muove con te, il cielo d’Irlanda è dentro di te“.

drone laws ireland regole Irlanda del nord

Regole per volare con il drone in Irlanda

Per volare con il drone in Irlanda ed Irlanda del Nord, noi abbiamo utilizzato DJI Air 3s, Mini 4 PRO e DJI Avata 2. L’Irlanda rientra nella normativa droni Europea di EASA del 2024, quindi cambia poco rispetto all’Italia. Se programmate un viaggio in Irlanda o Irlanda del Nord e volete volare con il drone, come di consueto, è necessario apporre QR Code sul drone ma soprattutto avere un’assicurazione del drone valida. Noi come sempre, voliamo serenamente e coperti anche dalla tutela legale dell’assicurazione Dronezine. La repubblica d’Irlanda mette a disposizione anche una mappa per consultare le zone con i vari divieti di volo a questo link.

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