NUOVO REGOLAMENTO DRONI EUROPEO EASA 2024

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Mancano ormai poche ore al 1° gennaio 2024 e quindi al nuovo regolamento droni Europeo introdotto da EASA. Come sempre tutte le novità le trovate sul nostro canale Youtube dove abbiamo già affrontato tematiche soprattutto legate alle marcature di classe già viste nei mesi scorsi.

Droni: cosa cambia dal 1° gennaio 2024?

Di recente ho criticato fortemente l’uscita del DJI Mini 4 PRO e ribadito il concetto nell’ultima recensione del Potensic Atom. Cosa hanno in comune questi 2 mini droni? Niente dal punto di vista tecnico, ma condividono la marcatura di classe C0. Qual’è il problema e cosa cambia ora dal 1° gennaio 2024 in merito al regolamento droni Europeo di EASA? Beh, le regole generali, rimangono le medesime. Ovvero, nessun obbligo per droni di peso inferiore ai 250 grammi, di avere il patentino droni A1/A3, che comunque è possibile conseguire anche gratuitamente. Obbligo di apporre sul drone, il nostro QR Code personale, rilasciato da d-flight. E come sempre obbligo per tutti e per qualsiasi scopo, di avere un’assicurazione di volo.

Regolamento droni 2024: cosa c’è da sapere

Proprio oggi, dai canali ufficiali DJI, sono state pubblicate delle tabelle di riferimento, per tutti i droni da loro prodotti fino ad oggi. Chiaramente la logica delle tabelle DJI fanno riferimento al nuovo regolamento droni 2024 di EASA. Quindi per esempio, vale anche per lo stesso Potensic Atom, marcato C0. E quindi cosa succede e cosa succederà da qui ai prossimi giorni? Sicuramente tante buone notizie, anche per tutti quei possessori di droni più datati. Uno su tutti che voglio citare è l’Air 2s, un drone che ho amato e che mi ha accompagnato nella pazza avventura di viaggio a Chernobyl. Ma andiamo con ordine e teniamo a bada l’entusiasmo!

Marcatura di classe droni 2024: il regolamento

Come è possibile vedere dallo schema sopra riproposto, dobbiamo fare delle distinzioni chiaramente. Per quanto riguarda DJI, tutta la serie mini, quindi dal DJI 4 PRO e serie precedenti (DJI Mini 3, 3 PRO, 2 SE, etc), avremo la marcatura di classe C0 retroattiva. Chiaramente, nel caso di questi droni, ad esclusione del Mini 4 PRO, già uscito marcato C0, per le precedenti versioni, saremo noi a poter scegliere se accettare o meno la retro marcatura. Così come accadde sulla prima versione del DJI Mavic 3, poi diventato C1 con la retro marcatura. Di questo sono felice, perchè ad esempio io, in virtù delle critiche fatte proprio ai mini droni C0, eviterò di fare il passaggio.

Droni in A1 con marcatura C0: dove posso volare?

Con un drone della serie mini, marcato C0, potrò volare in scenari A1, ovvero avremo l’enorme vantaggio, di poter volare anche sopra persone non informate. Come sempre però non sarà possibile volare sopra assembramenti. Questo è il grande vantaggio del nuovo regolamento droni EASA del 2024. Il problema di contro invece è dato dall’altezza massima bloccata a 120 metri. In contesti di montagna o di città, come Milano con palazzi più alti dei 120 metri, a mio avviso rappresenta un limite e un rischio.

Droni in A1 con marcatura C1: dove posso volare?

A differenza dei droni di peso inferiore ai 250 grammi marcati C0, con la marcatura C1, per tutti quei droni di peso superiore ai 250 grammi ma inferiori ai 900 grammi, avremo diversi vantaggi per l’uso urbano. Ne è un chiaro esempio il recente DJI Air 3 che tanto apprezzo infatti. La notizia fantastica come anticipavo sopra è che anche il DJI Air 2s potrà essere retro marcato C1. Questo quindi gli consentirà di avere una seconda vita all’interno dei nuovi scenari del regolamento droni Europeo 2024 di EASA a partire dal 1° gennaio. In questo scenario di volo A1 con droni marcati C1, rientrano anche tutti i droni della serie Mavic 3, tranne il modello 3 PRO, che pesa più di 900 grammi. In questo caso possiamo sorvolare occasionalmente persone non informate ma riducendo al massimo i rischi. In questo caso sarà obbligatorio avere anche il patentino droni A1/A3.

Droni in A2 con marcatura C2: dove posso volare?

Qui per DJI rientra proprio il Mavic 3 PRO come detto sopra. I limiti in questo caso di avere un drone di peso superiore ai 900 grammi, nonostante la marcatura di classe C2, porta questo drone fuori dagli scenari urbani. A meno che non abbiate come me, anche il brevetto droni A2, con lo Specific STS01 e STS02. Altrimenti senza A2, dovrete applicare gli scenari di volo dell’A3, che vediamo sotto.

Droni in A3: dove e come posso volare?

Per tutti quei droni di peso superiore ai 250 grammi ed inferiore ai 25kg, vengono applicati gli scenari di volo A3. Questo significa che purtroppo droni piccoli ma senza marcatura di classe, come il DJI Avata per l’FPV, finiscono in A3. Cosa significa? Purtroppo nel pratico, dovremo mantenere una distanza di almeno 150 metri dalle persone e i vari agglomerati commerciali, urbani e industriali. Chiaramente anche in questo caso, sarà sempre necessario avere il patentino droni A1/A3. Cosa rimane da aggiungere per volare legalmente con il drone in Europa dal 2024?

Assicurazione con nuovo regolamento Europeo Droni

Come già detto all’inizio, ricordate sempre che è obbligatorio per tutti noi avere un’assicurazione droni che copra le specifiche del nuovo regolamento droni Europeo EASA dal 1° gennaio 2024. Se volete fare voli tranquilli, vi suggerisco di affidare la vostra responsabilità civile al leader di settore Dronezine. Diffidate da chi vi fa risparmiare pochi euro solo per speculare su un tema caldo come questo dei droni. Ma soprattutto in questo caso, qualora dovrete affrontare un viaggio all’estero e anche fuori Europa, Dronezine, vi rilascerà un documento e in forma gratuita, per volare legalmente in tutto il mondo. Noi ad esempio abbiamo utilizzato questa funzione, per il viaggio in Africa a Mauritius con il drone.

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