AI CONFINI DEL MONDO: ISOLE SVALBARD, LONGYEARBYEN E PYRAMIDEN

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Questo è uno di quei viaggi da fare almeno una volta nella vita e se stai leggendo questo articolo è perché un viaggio alle Isole Svalbard è quello che sogni. Quindi ecco cosa sapere prima di viaggiare in queste incredibili isole della Norvegia ai confini del mondo, molto vicine al Polo Nord! A solo un mese di distanza dal viaggio alle Isole Lofoten, eccoci di nuovo in esplorazione della Norvegia, ma molto a nord. Infatti per raggiungere l’unico aeroporto delle Svalbard, ovvero quello di Longyearbyen, sarà necessario fare da Italia ad Oslo e poi da qui alle Svalbard con i vari voli offerti da SAS. Arrivati a Longyearbyen sentirete l’annuncio del pilota che vi dirà che siete atterrati nella città più a nord del mondo!

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Longyearbyen: la città più a nord del mondo

Prima di parlare della città situata al 78º parallelo e a circa 1000km dal Polo Nord, è bene parlare subito delle stagioni alle Svalbard. Noi siamo arrivati il 17 Aprile perché questa era la giornata in cui il sole faceva l’ultimo tramonto. Tramonto alle 00:35 ed Alba alle 01:55! Infatti dal 18 aprile fino al 22 agosto, c’è la stagione della luce, quindi il sole non tramonterà più. Dal 22 agosto il sole tornerà a tramontare fino a quando ci sarà poi l’inverno artico, ovvero ben 155 giorni di buio. A questo è bene ricordare anche che le temperature d’inverno arrivano serenamente fino a -40 gradi! In compenso con l’aiuto del meteo, sarà possibile ammirare le luci del nord della dama verde: l’aurora boreale!

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Visitare le Svalbard: cosa vedere a Longyearbyen 

La città di Longyearbyen è la città più a nord del mondo poiché qui vivono 1500 persone circa e ci troviamo al 78º parallelo. I residenti sono tendenzialmente Ucraini, Russi e Norvegesi. Una parte dei cittadini di Longyearbyen sono poi studenti universitari o stranieri alla ricerca di natura ed esperienze artiche di vario genere. Noi abbiamo intervistato anche una ragazza Italiana che vive qui da oltre un anno: Giulia Di Marino, che condivide le sue esperienza sul canale YouTube Giulia al Polo. Quella di Longyearbyen è una città di record e stranezze. Pensate solo che:

  • alle Isole Svalbard non si può nascere
  • qui non si può nemmeno morire 
  • da queste parti ci sono più orsi polari che umani
  • a Longyearbyen ci sono più motoslitte che persone
  • Per girare alle Isole Svalbard devi avere un fucile con te, a causa degli orsi (in particolare fuori dal centro abitato)
  • alle Svalbard c’è la banca del seme: Seed Vaults una sorta di arca di Noè ma con semi di piante da tutto il mondo che possano costituire un eventuale backup in caso di disastro totale del pianeta
  • Alle Isole Svalbard non ci sono piante e non cresce nulla
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Viaggio alle Isole Svalbard: cosa sapere prima

Tutte queste stranezze sono dovute a vari motivi. Sul nascere ad esempio è perché a Longyearbyen c’è un piccolo ospedale ma che non tratta casi urgenti o gravi. Per quelli servirà un aereo giallo di emergenza che venga a prelevarvi con direzione Tromsø. Quindi se vedete un aereo giallo, sappiate che qui non è un buon segno! Alle Svalbard non si può nemmeno morire perché tutte le terre sono formate alla base da Permafrost, lo strato di ghiaccio perenne presente sul terreno. Anche per questo non ci sono cimiteri. 

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Cosa vedere nella città più a nord del mondo?

Longyearbyen si snoda nella via principale del paese dove si trova l’unico supermercato di città. Qui c’è la piazza principale, con una statua dedicata ai minatori. La storia delle Svalbard ruota tutta intorno alle miniere di carbone, per questo ci sono ancora tutti i segni anche qui a Longyearbyen. Possiamo notare da subito degli enormi tralicci in legno ad esempio, usati per trasportare il carbone con delle carrucole in tempi relativamente passati. Questi territori ricchi di carbone, furono sfruttati fin dai primi anni del 1900. Infatti con il trattato delle Svalbard firmato nel 1920 si sancì la sovranità della Norvegia e fu esteso ai paesi firmatari (ben 40!) la possibilità di sfruttamento delle risorse naturali del paese. Da qui ci colleghiamo successivamente anche ai territori Sovietici di Pyramiden e Barentsburg.

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Vivere alle isole Svalbard: cibo ed alloggi

Tornando a Longyearbyen la città ha più o meno tutto quello che serve: hotel moderni o tradizionali tipo il nostro in cui abbiamo alloggiato: Mary-Ann’s Polarrigg. Ci sono ristoranti di vario genere, dai classici, ai tipici e perfino un thai e un sushi! Avrete la possibilità alle Svalbard di mangiare anche le specialità tipiche come carne di foca, di balena o renna. Il salmone come sempre, è alla base della fama della Norvegia. Nella città più a nord del mondo c’è anche una chiesa per ogni tipologia di fedele. Infatti all’ingresso troverete bibbie di ogni genere e lingua. Poi non mancano pub, dove i residenti si frequentano e ci sono i tipici servizi di una normale città: piscina, palestra. Ma soprattutto se come noi amate le storie più assurde, da Longyearbyen è possibile organizzare numerose escursioni verso Pyramiden ad esempio, che era la nostra ragione di viaggio alle isole Svalbard. 

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Pyramiden: la città Sovietica abbandonata delle Svalbard

Raggiungere la ghost town di Pyramiden in inverno è tutt’altro che scontato. Però a nostro avviso è la condizione perfetta per visitare la città della ex Unione Sovietica. Si può apprezzare di più il clima di allora e anche quel senso di conquista che rende ogni esperienza ancora più memorabile. Da Longyearbyen sarà quindi necessario affrontare un duro viaggio in motoslitta per 140km circa. Se il tempo è buono, potrà essere anche piacevole, nonostante guidare una motoslitta per 5 o 6 ore non sia la cosa più rilassante del mondo! Nel nostro caso abbiamo trovato tempo pessimo all’andata, vento molto forte e in alcuni punti visibilità zero. Seguivamo le nostre guide che a loro volta si muovevano solamente con la traccia gps. Durante il tragitto abbiamo fatto diverse soste per scattare qualche foto o per delle informazioni generali. 

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I motivi dell’abbandono di Pyramiden 

La città di Pyramiden ebbe periodi di gloria, sia perché rappresentava una sorta di città-modello Sovietico che per numero di abitanti: circa mille nel momento più florido. Pyramiden ricorda molto Pripyat a Chernobyl. A Pripyat la città fu costruita per i lavoratori della centrale nucleare di Chernobyl mentre Pyramiden venne costruita per i lavoratori delle miniere di carbone. In questa logica simile, ritroviamo anche quei benefit non scontati per i tempi.

A Pyramiden infatti si può visitare il centro sportivo intitolato a Jurij Gagarin che offriva l’enorme piscina con acqua di mare riscaldata. Ma c’era anche la palestra e il campo da calcio esterno. Giusto accanto, e sempre intorno alla piazza principale di Pyramiden, troviamo anche il centro culturale. Qui c’era la vita e la cultura, con il cinema teatro ma ancora sport per manifestazioni di rito. Troviamo sempre all’interno di questa struttura anche il campo di calcio a 5 con rispettivo campo da pallacanestro. Su questo pavimento si scontravano le squadre di calcetto di Pyramiden contro quella di Longyearbyen. Oggi troviamo solo freddo e silenzio. Un silenzio che gradualmente prendeva sempre più spazio a Pyramiden andando avanti con gli anni e con la fine dell’Unione Sovietica. Ma il colpo di grazia lo diede l’incidente aereo che trasportava 130 persone da Mosca a Pyramiden e che si schiantò poco fuori Longyearbyen.

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Nordenskiöld: Il ghiacciaio di Pyramiden 

Verso la fine della spedizione artica che vi condurrà a Pyramiden in motoslitta , c’è una delle soste più belle in assoluto: Il ghiacciaio Nordenskiöld. Enorme, possente ed austero. 25km in lunghezza e ben 11km di spessore. Superato questo punto, ci sarà di fronte a voi ancora l’ultima, infinita, distesa di ghiaccio e si staglierà all’orizzonte sempre più evidente il simbolo della città Sovietica abbandonata: benvenuti a Pyramiden! La città prende il nome dalla montagna gigante accanto che sembra una vera e propria piramide bianca.

Dopo esserci accomodati nell’unico albergo della zona, l’Hotel Tulipano Rosso di Pyramiden, siamo finalmente pronti a goderci i misteri di questa città abbandonata. Infatti l’attuale ghost town di Pyramiden, ai confini del mondo, aveva come scopo quello di creare una città modello per quelli che erano i tempi dell’Unione Sovietica. Esattamente come a Chernobyl, qui troviamo ancora oggi quei tipici segni distintivi di benessere dell’epoca. Una piscina con acqua di mare riscaldata, un centro sportivo con palestra, campi da calcio, calcio a 5 e basket, un cinema teatro e la mensa comune. Ma non solo. Infatti gli abitanti di Pyramiden, erano quelli che percepivano lo stipendio più alto di tutta l’URSS. E avevano perfino 1 mese di ferie gratis all’anno! Però niente cucina in casa, i minatori con le rispettive famiglie, mangiavano sempre insieme agli altri compagni nella mensa comune. 

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Pyramiden: cosa vedere e visitare nel tour

L’anima di Pyramiden è la piazza centrale. Qui troviamo il cartello di Pyramiden che indica il 79° Parallelo, la stella rossa e sopra al mondo l’orso polare, il vero padrone di questa terra. Di fronte al cartello, nel lato opposto della piazza, come di consueto in Unione, il busto di Lenin, che in questo caso specifico è il busto Sovietico più a nord del mondo, ovviamente! La vita scorreva più o meno normale qui, ma è importante sottolineare, come mostriamo nel video dedicato sul nostro canale YouTube, la sede amministrativa della miniera di carbone di Pyramiden. In questi uffici, troviamo al piano terra la centrale, con i vari macchinari ancora visibili. Ai piani superiori invece, ci sono degli appartamenti dove in alcuni di questi, era presente il KGB

Regole per volare con il drone alle Isole Svalbard

Per volare con il drone in Norvegia, noi abbiamo utilizzato il DJI Mavic 3 PRO e DJI Avata in FPV. La Norvegia, di cui fanno parte le Isole Svalbard, rientra nella normativa droni Europea di EASA del 2024, quindi cambia poco rispetto all’Italia. Come di consueto, è necessario apporre QR Code sul drone ma soprattutto avere un’assicurazione del drone valida. Noi come di consueto, voliamo serenamente e coperti anche dalla tutela legale dell’assicurazione Dronezine. Per le Svalbard e in particolare la città di Longyearbyen, va richiesta autorizzazione all’ente ufficiale delle Svalbard, poiché la città è in zona rossa. L’aeroporto delle Svalbard è a ridosso della città.

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