Lanzarote l’isola più bella e selvaggia tra tra quelle da noi visitate probabilmente, è tra i viaggi più belli che abbiamo fatto in assoluto. Ti rimane nel cuore, per il suo essere incontaminata, con un clima sempre gradevole e con un costo della vita davvero basso. Noi l’abbiamo visitata a Settembre, siamo rimasti una settimana e abbiamo alloggiato a Puerto Del Carmen, nella splendida struttura di Hyde Park Lane che si trova a pochi km dall’aeroporto.
Siamo arrivati il pomeriggio, quindi per il primo giorno ci siamo concessi giusto una passeggiata nella vicina spiaggia di Puerto Del Carmen fino al paese. Lanzarote è l’ideale per riposarsi e godersi i panorami tra riserve Unesco e Vulcani. Non ha niente a che vedere con le più famose Isole Canarie, ovvero: Fuerteventura, Gran Canaria e Tenerife dove la vita notturna è il focus principale.
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GIORNO 1
Il primo giorno siamo subito partiti con una delle spiagge simbolo di Lanzarote: Playa Papagayo. Questa parte dell’isola è Riserva della Biosfera UNESCO dal 1993 per arrivare in questa spiaggia, dovrete fare gli ultimi 5Km di strada in totale Offroad! e l’accesso non è gratuito, ma ha un costo di 3€.
A pranzo, ci siamo fermati in uno dei 2 ristoranti che si trovano proprio sopra Papagayo, dove abbiamo potuto godere di una delle più buone paelle della nostra vita! Come sempre i prezzi si sono rivelati più che nella norma, se non bassi, considerato anche il contesto in cui si trovano. Abbiamo poi concluso la giornata con una passeggiata in centro sorseggiando un drink.
GIORNO 2
Lanzarote deve molto della sua bellezza anche all’artista che ha lasciato un enorme patrimonio: César Manrique. Uno di questi patrimoni è proprio Mirador Del Rio, nel punto più a nord dell’isola. Un belvedere arroccato su una scogliera, dove poter fare una panoramica a 360°. All’interno c’è anche un bar dove godersi un caffè con vista.
L’unico consiglio da tenere a mente è quello di munirsi di felpa e giacca antivento. Il posto si trova praticamente su una montagna e come è successo anche a noi, appena arrivati in cima potrebbe iniziare a piovere, il tutto arricchito da vento, una costante delle Canarie.
A seguire, ci siamo diretti a Caleton Blanco. Forse uno dei ricordi più belli di questa nostra permanenza a Lanzarote. Infatti se passate qui di pomeriggio, probabilmente non noterete mai questa spiaggia magica.
Non ci saremmo mai aspettati una lunga distesa di sabbia di mattina, che nel giro di pochi minuti viene inghiottita dal mare. Noi stessi avevamo lasciato gli zaini molto distanti e nel giro di 15 minuti, l’acqua li aveva già raggiunti. Solo grazie a delle persone del posto siamo riusciti a recuperarli sani e salvi!!! Ci hanno spiegato, poi, che in questa zona c’è una forte marea, solo andando via, infatti, abbiamo notato dei cartelli che vietano di andare oltre certi limiti con le auto.
Con l’arrivo della marea, la magia del posto è venuta un po’ a mancare, così abbiamo deciso di andare in un altro simbolo di Lanzarote, ancora una volta lasciato in eredità da Manrique: Jardin De Cactus.
Questo sito rappresenta l’ultima opera dell’artista di Arrecife e raccoglie in un unico posto oltre 1000 specie di cactus provenienti da ogni parte del mondo. Il tutto meravigliosamente arricchito da un vecchio mulino a vento (visitabile anche internamente)
Al termine della visita, sulla strada del ritorno verso Puerto Del Carmen, abbiamo deciso di fermarci a cena a Punta Mujeres. Noto per essere un piccolo villaggio di soli pescatori. Le persone sono tutte molto semplici e gentili (per fare un esempio: siamo entrati in un bar per prendere 2 caffè, ci hanno regalato 2 gelati!).
Per il resto non c’è molto da fare in questo luogo che è famoso per le sue piscine naturali, anche se noi ci siamo limitati a fare una passeggiata tra le piccole vie del paese, dove poi ci siamo fermati a cena la sera.
GIORNO 3 (2 giorni a La Graciosa)
Per il terzo giorno, abbiamo programmato di spostarci sul famoso isolotto La Graciosa visibile da Mirador Del Rio. Prima di imbarcarci abbiamo fatto tappa in un’altra meraviglia voluta fortemente da Manrique: Jameos Del Agua.
Questo posto racchiude tunnel vulcanici sotterranei sotto il livello del mare, che hanno formato dei laghi salati dove è presente una specie di granchio bianco unico al mondo. La cosa suggestiva è che all’interno di questo spazio, c’è un ristorante vista lago salato e un bellissimo auditorium dove si tengono dei concerti.
Terminata la visita, siamo andati ancora verso nord per imbarcarci in direzione La Graciosa, ma per questo preferiamo dedicare un articolo specifico (CLICCA QUI O SOTTO LA FOTO PER LEGGERE L’ARTICOLO SU COSA VEDERE IN 2GG ALLA GRACIOSA)
GIORNO 6
Di ritorno dalla Graciosa, abbiamo deciso di dedicare praticamente una giornata intera ad un altro dei simboli di Lanzarote: il Timanfaya National Park. Qua si possono ammirare gli oltre 100 crateri vulcanici, visitabili con un pullman che in certi punti passa sopra strapiombi impressionanti privi di barriere protettive, ma che regala un emozione indescrivibile.
Il vulcano è ancora attivo. Arrivati all’altezza del ristorante, presente sul vulcano, potete scoprire una sorta di pozzo realizzato con una griglia. In questa griglia vengono cotti, con il solo calore della terra che in questo punto raggiunge quasi i 300°, dei polli che poi possono essere gustati al ristorante. Noi li abbiamo provati e possiamo dire che meritano assolutamente!!!
Finita la visita al Timanfaya, dove il clima era davvero torrido, abbiamo optato per una boccata d’aria. Così ci siamo recati non molto distanti da li, a vedere il Charco de Los Clicos (ovvero il Lago Verde). Si può visitare seguendo un sentiero e non ci si può avvicinare anche provando a passare dalla spiaggia poiché c’è una staccionata.
GIORNO 7
Il nostro ultimo giorno a Lanzarote lo abbiamo trascorso a ritmi più rilassati. Abbiamo visitato le saline: Salinas De Janubio dove il paesaggio è davvero particolare, con mille colori differenti dati dalle diverse lavorazioni del sale.
Dopodiché abbiamo deciso poi di goderci un po’ del vino locale. Si trovano molti posti dove poter degustare vino e tapas, anche se i principali sono un paio, sicuramente più affollati ma anche più organizzati e li potete trovare a La Geria.
Come ultimo atto di questa nostra indimenticabile vacanza, immancabile un giro sui kart. C’è una bella pista a Puerto Del Carmen, tra l’aeroporto e il nostro villaggio. Anche i kart erano per diverse tipologie e gusti, inclusa una versione per piloti più esperti davvero potenti!