COSA VEDERE A MATERA IN 2GG: SASSI E STORIA CON I LOCAL
Oggi vi sveliamo cosa vedere a Matera, in Basilicata (anche con il drone). Matera non è solo la città dei Sassi, questa città tristemente nota per essere stata la vergogna d’Italia nel dopoguerra, è oggi un simbolo della nostra nazione nel mondo. In questo articolo vi faremo scoprire la vera storia di Matera, con i racconti di chi qui ci è nato e cresciuto.
Appena arrivati a Matera, non si può rimanere indifferenti davanti a tanta meraviglia e di fronte a questa antichissima storia di arte, cultura e riscatto. Prima di sapere cosa vedere e visitare a Matera infatti, c’è da sottolineare che parliamo di una delle città più antiche del mondo! Nel cuore della Basilicata troviamo la città dei Sassi perchè è proprio qui che nasce questa storia vecchia di circa 9000 anni. La città ha una struttura a forma di una colomba: si divide in Sasso Caveoso e Sasso Barisano (idealmente le ali della colomba) mentre il Piano e la Civita, sono il corpo.
Quest’ultimi, seppur apparentemente “moderni” sono altrettanto antichi, ma semplicemente vissuti regolarmente nel corso dei secoli e quindi con costruzioni sempre ammodernate. In questo viaggio mi sono fatto raccontare la vera storia di Matera, dal simpatico presidente della Pro Loco di Matera che è nato e vissuto fino all’età di 21 anni in un Sasso, lato Barisano. Per visitare Matera invece, ho deciso di acquistare un tour privato di 3 ore e 30 con Matera Tour Guide al costo di 140€. Con questo tour ho potuto avere delle informazioni più precise di quella che è stata l’evoluzione di Matera e dei suoi sassi.
Che sia un tour privato o di gruppo, le informazioni da sapere su Matera sono davvero tante e reperirle online spesso risulta essere troppo limitante. Per questo abbiamo cercato dei veri local per raccontarvi questa meravigliosa città. Fate attenzione infatti a cercare una guida originaria di Matera, sapranno raccontarvi la vera storia sulle origini e sulla trasformazione della città. Da essere città della vergogna d’Italia a diventare Patrimonio UNESCO nel 1993 e Capitale della Cultura nel 2019. Per gli amanti dei droni, questo è un vero e proprio paradiso. Per volare legalmente con il drone a Matera, lascio qui sotto tutte le indicazioni. Le riprese sono state effettuate con DJI MAVIC 3 e DJI MINI 3 PRO.
Girando per la città di Matera ho deciso anche di segnare i punti ideali per qualche foto ma soprattutto per qualche volo con il drone.
- Dietro la Chiesa della Madonna dell’Idris
- Belvedere di Matera verso Sasso Barisano dal Duomo
- Via San Cesarea, sopra San Pietro Barisano
- Belvedere di Matera: curva a fine strada del Sasso Barisano
- Belvedere di Murgia Timone, su Matera e i Sassi
Quest’ultimo Belvedere, teoricamente, sarebbe raggiungibile direttamente dal centro di Matera a piedi, facendo un percorso trekking e attraversando il meraviglioso Ponte Tibetano. Purtroppo però il cancello d’ingresso al sentiero è chiuso causa rischio frana. Molti turisti scavalcano e lo percorrono ugualmente. Chiaramente è fortemente sconsigliato al momento.
Cosa c’è da sapere e vedere prima di volare con il drone a Matera? La città di Matera è formalmente su d-flight in zona rossa. L’area vietata è indicata su d-flight solo per il Parco della Murgia. Il parco ha espressamente indicato nella mail che alleghiamo, che non è sua competenza. ENAC dispone la circolare ATM-03C, paragrafo 9.1.2. Le zone ancora in corso di validità, ancorché sprovviste dei documenti aggiuntivi, ove richiesti, perché scaduti (es. g. titolarità all’uso del terreno, Lettera di Operazioni, eccetera) NON SONO UTILIZZABILI.
Dovendo ENAC inoltre rispettare l’art. 18 del Reg. EU 947/2019 (obblighi delle autorità aeronautiche dei paesi membri) quindi dovendo pubblicare sul formato unico digitale le mappe (d-flight) si evidenzia che, in assenza di ulteriori divieti, il volo è consentito come qualsiasi altra area a 120m in spazio aereo classe G. Si rende dunque chiaro che il sorvolo a Matera è consentito secondo le quote su d-flight senza ulteriori permessi e non è possibile sanzionare il sorvolo in mancanza di motivazioni valide e giustificabili.
Ci vediamo per la prossima avventura in Basilicata, vi aspettiamo come sempre sul nostro canale YouTube per scoprire insieme Craco, la città abbandonata dal 1963.