In questo lunedì di fine settembre DJI ha appena presentato il suo nuovo mini drone: DJI MINI 4 PRO. Come sempre in questi casi, soprattutto quando si parla di un drone di peso inferiore ai 250 grammi, l’euforia è sempre tanta. O forse sarebbe meglio dire, era sempre tanta, prima di fare test e recensione completa. Infatti, dopo tanti anni di voli e recensioni sul nostro canale Youtube, non stupitevi se aldilà delle immagini del drone in Islanda, questo DJI MINI 4 PRO, ci ha davvero annoiati.
Cosa è cambiato dal suo predecessore DJI Mini 3 PRO? Ecco il problema è questo. Che iniziamo a sentirci un po’ presi in giro! Lo avevamo già visto di recente sul DJI Air 3, nel nostro test in zona rossa a Roma. Un ottimo drone quello, che però presentava un sensore di camera, inferiore al suo predecessore DJI Air 2s. In questo caso, il nuovo drone da 249g di DJI, il Mini 4 PRO, non rivoluziona niente, anzi, ci limita ancora di più!
Caratteristiche DJI Mini 4 PRO
La prima notizia da segnalare è che questo è il primo drone DJI con la marcatura di classe C0, in linea pertanto con il regolamento EASA. È necessario avere il patentino A1/A3 per pilotare questo drone e simili di categoria di peso? No. Gli unici obblighi per tutti i piloti di droni, che sia per hobby o per lavoro, indistintamente dal peso del drone, è quello di apporre il QR Code personale, rilasciato da d-flight. Ma quando si parla di droni in Italia e in Europa, la prima cosa a cui c’è da pensare è l’assicurazione del drone, obbligatoria sempre per chiunque.
Specifiche tecniche DJI Mini 4 PRO
DJI Mini 4 PRO ha un peso di 249g, la novità è che ci sono 2 nuovi sensori di evitamento ostacoli posti sul dorso del drone. Questi 2 sensori aggiuntivi, combinati con gli altri già presenti su fronte e retro, consentono ora un active track dinamico, fluido e con più precisione. Troviamo Focus Track, i tanto agognati Waypoint senza ricorrere agli SDK, Hyperlapse in 4K a 100fps. Video HDR, foto a 48MP, il tutto con possibilità di riprese verticale, esattamente come su DJI Mini 3 PRO. Nella mia versione con DJI RC 2 (lo stesso controller lanciato con Air 3) con le antenne esterne.
Proprio le antenne, sono state ripristinate nei piedini anteriori del drone per valorizzare il nuovo segnale di trasmissione Ocusync 4.0, di cui anche il DJI Air 3 ha beneficiato. La camera, rimane sostanzialmente la stessa del DJI Mini 3 PRO ma con aggiunta del D-Log M 10 bit al posto del D-cinelike. Quindi tutto come prima?! No, peggio! Perché abbiamo detto che questo è il primo drone DJI con la marcatura di classe C0. E quindi? E quindi, il drone è stato limitato ad un’altezza massima di 120 metri, come da regolamento Europeo per i C0.
Marcatura EASA droni C0
Cosa comporta la marcatura di classe C0 per i droni di peso inferiore ai 250 grammi? Purtroppo non sarà più consentito volare ad una quota superiore di 120 metri. E questo non vuol dire che vogliamo volare illegalmente, sfiorando aerei di linea! Significa che qualora volessimo volare in collina con DJI Mini 4 PRO (figurarsi la montagna!), non potremo andare oltre la quota di 120 metri. Questo nuovo drone sarà dunque particolarmente limitato, così come sarà limitato il volo in città, che è uno degli scopi principali di un mini drone come questo. Per rimanere in Italia, basti pensare a volare con il drone a Milano, piazza Gae Aulenti, Torre Unicredit. Altezza 152 metri, senza punta.
Conclusioni
Chiaramente non possiamo definire il nuovo DJI Mini 4 PRO, sia un pessimo drone. È un ottimo drone, esattamente come lo era il DJI Mini 3 PRO. Ma personalmente, ho preferito vendere il mio Mini 4. Chi decide di comprare ed utilizzare un drone, lo fa prima di tutto per fare foto e video. Avere più sensori di evitamento ostacoli, non è una rivoluzione. Almeno non così valida da spenderci dei soldi. Personalmente le funzioni automatiche, inclusi waypoint, non le utilizzo. Ed è così che non riesco a trovare quindi 1 solo motivo per cui valga la pena fare l’upgrade.