Dopo tanto attendere, DJI chiude il 2021 rilasciando l’sdk 4.16 per DJI MINI 2, MINI SE e Air 2s. Questo significa che gli sviluppatori di terze parti, potranno andare ad integrare quelle funzioni automatiche desiderate dai clienti. Nello specifico parliamo di Active track su DJI Mini 2 in particolare o MINI SE. Una delle funzioni più richieste probabilmente dal pubblico, quella del tracking. Ne parliamo come sempre nel nostro canale Youtube.
Funzioni che dovremmo trovare sui nuovi Autel Nano e NANO+ di cui presto vedrete test e confronti sul nostro canale appunto. Iscrivetevi per non perdervi le novità. Ma non parliamo solamente di Active track, perché ad esempio sull’Air 2s è presente, ma si parla anche di missioni automatiche. Ovvero di waypoint. Questo ci consente di programmare il volo ed è una funzione molto utile per chi dedica il drone ad un’attività professionale. Una su tutte, che impone proprio la massima precisione, è quella della mappatura 3d e della fotogrammetria. Di recente ne abbiamo parlato proprio insieme al DJI Mini 2 di mapping 3d elaborato in Metashape.
Ma tutti questi aspetti positivi che il rilascio degli SDK per DJI Mini 2, Mini SE e Air 2s porta con sé, nel pratico ha senso? Il dubbio, almeno personalmente resta. Infatti parliamo di andare ad utilizzare il nostro drone con app di terze parti. Se abbiamo la DJI Care presente sul drone, tutto sommato il problema è relativo. Infatti la DJI Care copre sempre e qualsiasi tipo di crash. Ma aldilà di questo aspetto, non marginale, il risultato anche del tracking su DJI MINI 2 o MINI SE è davvero così buono? In realtà no come emerge dalle prime prove con app Rainbow per droni DJI. Inoltre rimane il limite di poter provare tutto questo solo su dispositivi Android.
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